LAURA SARTINI
Cronaca

Morelli, sventati i tagli: saranno soft. «Ma voteremo un piano condiviso»

Cooperativa: passa la linea sindacale, misure diluite e nuova strategia

L'assemblea dei lavoratori della coop Morelli

Lucca, 15 ottobre 2016 - Alla fine la linea (dura) dei sindacati e dei 360 soci lavoratori della Cooperativa Morelli, è passata. E dopo più di 4 ore di faccia a faccia tra le parti coinvolte – presenti i referenti Cigl Cisl e Uil anche nazionali e i rappresentanti dell’azienda – ieri nella sede di Confcooperative Toscana a Firenze si è aperta la prima schiarita. E i lavoratori tirano un sospiro di sollievo. L’effetto è che domani non sarà votato il piano di ristrutturazione aziendale sviluppato dai vertici della Morelli e che avrebbe fatto ricadere l’intero carico delle difficoltà economiche sullo stipendio dei 360 soci lavoratori, con decurtazioni che sarebbero state applicate già sulla prossima busta paga e tredicesima (di quest’anno) e quattordicesima (del 2017) dimezzate. Adesso si ragiona su numeri molto più ampi – quelli della totalità dei 900 dipendenti a livello nazionale - e quindi su misure distribuite, diluite e più accettabili. 

«La società cooperativa Morelli ha manifestato difficoltà economiche che non sono più gestibili nel solco dell’ordinarietà amministrativa – è la nota diffusa ieri in serata da Confcooperative, e sottoscritta da Morelli, Filcams, Fisascat e Uiltrasporti – ma vanno valutate congiuntamente e con la massima sollecitudine al fine di trovare soluzioni condivise per contrastare urgentemente la situazione di crisi in cui versa. È indispensabile tutelare l’occupazione dei soci lavoratori e dipendenti e garantire la continuità aziendale». 

Di conseguenza ora si va alla formulazione di un piano condiviso, e non più alla votazione – che era prevista per oggi – di un documento unilaterale della coop. Il confronto sul nuovo piano da scrivere a più mani – azienda e parti sociali – è stato fissato per venerdì 21 sempre alla sede di Confcooperative Toscana, a Firenze. La data indicativa per la votazione è quella del 29 ottobre. «Nell’incontro davanti al Prefetto il giorno prima avevamo unitariamente annunciato lo sciopero» fa sapere Massimiliano Bindocci che ha condotto la trattativa per Filcams Cgil. 

«Il piano così come proposto dall’azienda - dice - era inaccettabile, è passata la linea proposta dai soci che si erano confrontati in un’animata assemblea anche giovedì sera, dopo la riunione in Prefettura. Il risultato c’è stato». Soddisfatto anche Giovanni Bernicchi di Fisascat Cisl: «Il piano che i soci saranno chiamati a votare sarà per forza di cose migliore di quello che ci aveva proposto l’azienda – dice – perchè il carico degli oneri della crisi stavolta sarà da ripartire sula totalità dei 900 dipendenti, molti dei quali assunti a seguito di appalti che la Morelli ha al suo attivo in più parti d’Italia. E non più solo sui 360 soci lavoratori, molti di Lucca. Vuol dire ridurre di almeno due terzi il peso economico della ripresa, e iniziare un percorso condiviso che senz’altro riscuoterà maggior consenso anche da parte degli istituti di credito a cui sarà presentato». La svolta, dopo giorni di full immersion intorno ai tavoli di trattativa, ora finalmente c’è.