REDAZIONE LUCCA

Maxi festa abusiva in barba al Coronavirus

Caos ad Altopascio: un rave party con almeno 700 giovani da tutta Italia e dall’estero. Scatteranno denunce e maximulte

I camper sono arrivati da quasi tutte le zone d’Italia e persino dall’estero: Francia, Slovenia, Germania. Attraverso il classico tam tam su internet almeno 700 giovani si sono radunati per un folle rave party in epoca Covid dalle 23 di sabato notte fino a tutta la giornata di ieri nell’ex colorificio ceramico Cover, in località Cerbaia. In piena zona industriale di Altopascio ma, in linea d’aria, a poche centinaia di metri dal centro. Tra l’altro, il rendez-vous è avvenuto nell’immobile, proprietà privata, che si trovato proprio di fronte a quel capannone che era utilizzato un tempo per questo genere di manifestazioni, successivamente bonificato e riqualificato da una azienda che ha acquistato l’area.

Sul posto si è recato fin dall’una di notte anche il sindaco Sara D’Ambrosio, per monitorare la situazione e coordinare il da farsi insieme a carabinieri, polizia di Stato (anche con pattuglie in borghese), Polstrada e vigili urbani che hanno identificato i giovani presenti denunciandoli per invasione di edifici, ma anche per la violazione di ogni orma anti Covid. Vista la presenza di centinaia di persone le forze dell’ordine hanno esercitato semplicemente una funzione di controllo, per evitare che la situazione degenerasse, verificando i reati commessi, tracciando le targhe dei veicoli per risalire ai proprietari, garantendo l’ordine pubblico.

Un compito non semplice, perché durante la notte tra sabato e domenica non sono mancati momenti di tensione, con alcuni ragazzi in preda ai fumi dell’alcol e che hanno accusato malori. Musica ad alto volume, assembramenti, contatti ravvicinati, in barba ad ogni minima regola prevista per arginare il contagio del Coronavirus.

Nella mattinata di ieri, le forze dell’ordine hanno presidiato la stazione ferroviaria e il casello autostradale, per evitare altri arrivi in un luogo che non può sopportare una presenza massiccia di individui, privo di servizi igienici funzionanti e con potenziali problemi di decoro e di igiene. Infatti la sporcizia si è moltiplicata in via dei Sandroni e in via Sibolla, le strade che ruotano attorno alla fabbrica da tempo dismessa.

"Ringrazio tutte le forze dell’ordine – commenta il sindaco Sara D’Ambrosio – . L’illegalità che è stata perpetrata con questa occupazione abusiva è inaccettabile e per noi è fondamentale stroncarla integralmente. Da subito ci siamo attivati". Sulla stessa lunghezza d’onda il questore Alessandra Faranda Cordella: "E’ una questione di ordine pubblico molto delicata che stiamo affrontando con gli strumenti necessari, l’obiettivo è ripristinare la legalità". Diversi i precedenti, gli ultimi in quel sito risalivano al 2014 quando si radunarono in centinaia. All’epoca vi furono anche tafferugli. Adesso i giovani identificati in uscita dall’area , alcune centinaia, riceveranno denunce e maximulte a domicilio. Un conto che si preannuncia molto salato.

Massimo Stefanini