
Una sorta di ritorno a casa, con la consapevolezza del lungo cammino fatto, ma anche dei non pochi problemi che dovranno essere affrontati. Ieri mattina si è insediato ufficialmente il nuovo procuratore capo di Lucca, il dottor Domenico Manzione, 66 anni compiuti lo scorso agosto. Una cerimonia semplice, ma molto sentita e segnata da applausi spontanei, presieduta dal nuovo presidente del tribunale, il dottor Gerardo Boragine con i giudici Gianluca Massaro e Felicia Barbieri. Spiccavano tra i presenti il procuratore generale Marcello Viola, l’ex procuratore Giuseppe Quattrocchi e gli avvocati Eros Baldini (Camera penale) e Florenzo Storelli per il Consiglio dell’Ordine degli avvocati lucchesi.
Proprio nella nostra città, dove era arrivato come sostituto procuratore nel 1988, il dottor Manzione aveva costruito le basi della sua lunga carriera. Dal 1999 poi un incarico di prestigio nell’ufficio legislativo del ministero della Giustizia, quindi la promozione a procuratore capo alla Procura di Alba (Cuneo), poi nel consiglio direttivo della Scuola di formazione dei magistrati, quindioi dal maggio 2013 l’incarico da tecnico nel governo Letta come sottosegretario all’Interno con delega all’immigrazione, confermato nelle successive due legislature fino al giugno 2018. Quindi il ritorno in magistratura, con l’inserimento in applicazione alla Corte d’Appello di Firenze. E adesso la nomina a capo della Procura di Lucca.
"Sono felice di essere qui – ha sottolineato il dottor Manzione – e ringrazio tutti. In particolare il dottor Pino Quattrocchi che è stato il mio procuratore capo per molti anni a Lucca (all’epoca mi chiamava “il giovane collega...“, ne sono passati di anni) e il dottor Marcello Viola, procuratore generale. Due presenze alle quali intendo ispirare il mio lavoro che dovrà seguire un percorso di continuità e unità di intenti, ovviamente con l’aiuto dei colleghi".
Il procuratore generale Marcello Viola da parte sua ha sottolineato "le grandi risorse del collega Manzione, il rigore e la capacità di dialogo che ho potuto sperimentare direttamente nell’ufficio della Procura generale di Firenze".
Anche l’ex procuratore Giuseppe Quattrocchi ha preso la parola, con un discorso dei suoi, condito di ironia e lucida analisi. "E’ un piacere vedere qui in questo ruolo uno dei miei... ragazzi – ha esordito – . Ci arriva un po’ in ritardo, ma stavolta non è colpa sua. Il 3 ottobre sarebbero stati due anni interi di assenza del procuratore capo effettivo a Lucca. Tanti, troppi. Purtroppo hanno influito altre vicende che l’hanno inserito in un micidiale frullatore. Un quadro che è indice di un decadimento del livello delle persone e delle rispettive istituzioni, che produce anche un po’ di pena per chi ha vissuto altre stagioni. Oggi si deve fare festa, però, sebbene ci siano qui colleghi... separandi, che magari una circolare presto non ci permetterà di chiamare colleghi. Oggi deve fare festa la città, un territorio che riprende con sé una persona capace di dare una prospettiva di successo. Un ruolo difficile, ma ho fiducia in lui e so che si impegnerà con pazienza, leggerezza e compostezza. Auguri alla città e a Manzione da un vecchio collega".
Paolo Pacini