
Mangiatoia Anfiteatro Si accende il dibattito “Un atto di coraggio da parte della giunta“
Piazza Anfiteatro, mangiatoia della città. Il nostro servizio pubblicato nell’edizione di martedì in cui si denunciava la deriva davvero discutibile in cui da anni sta scivolando uno dei luoghi rappresentativi di Lucca come l’antico Anfiteatro romano, ormai invaso da ogni genere di attività di ristorazione, sia al suo interno che nelle vie di accesso, fa discutere.
Tanti i commenti sui social, tante le persone che hanno rimarcato come la situazione stia andando verso un punto di non ritorno, e questo senza che, automaticamente, si debba rovesciare la responsabilità sui singoli imprenditori che gestiscono le attività della zona.
Il quadro complessivo, però, tra tavoli, "buttadentro", ombrelloni, sedie ovunque è davvero pessimo. Qualcosa andrà fatto, lo chiedono in tanti.
"E’ una sagra"; "Un quadro che a chi ha conosciuto Lucca non può che rimanere indigesto"; "A tutto ci dovrebbe essere un limite, ma il Dio denaro ha molti tentacoli": sono solo alcuni dei commenti comparsi a un post di Lodovica Giorgi che è tra i principali esponenti di Lista Civile che ha appoggiato il sindaco Pardini e che ha eletto nella maggioranza del consiglio comunale Elvio Cecchini.
"E’ una rappresentazione assolutamente fedele, il luogo più iconico e più amato della città trasformato in un non luogo, di fatto inaccessibile ad ogni cittadino", scrive Giorgi nel commentare l’articolo de La Nazione. E a farli in qualche modo eco è anche un altro esponente della maggioranza, ovvero l’assessore Fabio Barsanti: "Purtroppo condivisibile. Aggiungerei soltanto che, nel marasma collettivo che ha ormai conquistato la piazza, vi sono alcuni locali di buona qualità che da questo marasma finiscono per essere danneggiati. E che questa amministrazione, sul finire del 2022, ha posto uno stop a nuove licenze. Purtroppo bisognava accorgersene prima".
La situazione, così com’è, non può andare oltre, a meno che non si intenda dopo anni di mancato governo del problema, scivolare su una china che rischia davvero di svilire l’identità.
"Serve un atto di coraggio da parte della giunta – dichiara Giorgi – servono provvedimenti anche a costo di scontentare qualcuno per fare in modo che si recuperi la vivibilità e la funzione residenziale di alcune zone del centro storico. L’alternativa è scivolare verso un non luogo, come se ne vedono tanti in giro, privo di ogni identità. E la giunta deve ricordarsi che è stata votata per segnare un cambiamento rispetto a quanto fatto o non fatto dall’amministrazione Tambellini".
Sul tavolo di Palazzo Orsetti ci sarebbe una proposta per una stretta, attraverso controlli più serrati, sugli spazi di suolo pubblico concessi all’aperto. Basterà? Il dibattito è aperto, ma servono soluzioni. Prima che lo spettacolo di Piazza Anfiteatro non contamini (del tutto) anche altre zone.
Fabrizio Vincenti