Gianni Rodari era piccolo di statura anche se lo immaginiamo
grande come le sue invenzioni, pieno di interessi (politica, letteratura, giornalismo) e spiritosissimo. Solo scrittore per bambini? Rodari che scrive per gli adulti sarebbe il “saggista” che sa abbracciare con sguardo libero i problemi della società, dell’educazione e del rapporto fra gli adulti. In ogni caso un valore internazionale. I suoi viaggi lo confermano: nel 1951 il primo viaggio in URSS, fra ‘63 e ‘64 un altro, poi fra ‘65 e ‘66 insieme alla figlia Paola; va ancora in luglio; nel ’71 va in Cina poi in URSS e così in settembre, accolto con tutti gli onori (partecipa sempre a festival di letteratura o cinema per ragazzi: fa parte delle giurie). Nel ‘76 in Bulgaria e di nuovo in URSS, dove l’astronomo Cernych ha scoperto un asteroide che chiama 2703 Rodari in suo onore. E’ tradotto in 53 paesi in 50 lingue, dice il biografo Argilli. Nel 1970 vince il Premio Andersen, più alto riconoscimento per chi scrive per ragazzi. Rodari, tanto attento da aver citato l’edizione di Lucca Comics del ‘66 (Umberto Eco nel direttivo) da cui si inizia a dare importanza alla stampa a fumetti (la mostra si svolgerà a Lucca da quell’anno in poi).