
Luna park
Lucca, 10 settembre 2020 - La giostra si ferma. Il Luna Park diventa una surreale cartolina senza luci, suoni, allegria. Il Covid, o meglio le restrizioni anti-Covid, paralizzano il parco divertimenti in piazzale Don Baroni, che si arresta per una sera. "Cosa è successo?", si chiedono, anche via social, i lucchesi. La Questura ha svolto alcuni controlli e fatto scattare le prescrizioni che riguarderebbero, in particolare, l’adeguamento della cartellonistica di alcune attrazioni, corsie delimitate da catene per ingresso e uscita separati e la frequenza dei messaggi dagli altoparlanti per invitare al rispetto del distanziamento sociale.
Un richiamo che ha fermato il divertimento martedì sera, per dare il tempo di mettersi in regola. "In realtà la questura non ci ha imposto di chiudere, è stata una iniziativa nostra – sottolinea Alberto De Luca, referente della commissione Luna Park –. Il richiamo della questura è a essere più attenti nel fare di più e meglio in tema di restrizioni per la sicurezza. E noi ci siamo mossi subito di conseguenza".
I correttivi sono stati messi in atto e ieri sera il Luna Park è tornato in funzione. "Fermo restando che noi come titolari delle attività dobbiamo cercare di dare il massimo, e lo stiamo facendo, purtroppo qui c’è un problema di doppio ordine – è lo sfogo di De Luca –. Molti ragazzi sono educati e corretti, altri avventori non lo sono affatto. E se noi gli regaliamo le mascherine all’ingresso – fatture alla mano, tutto dimostrabile, ne abbiamo distribuite 1.300 – poi capita anche di vederli che le gettano per terra. A quel punto noi che dobbiamo fare, dirgli che non possono salire su un’attrazione, allontanarli? Per questo chiedo collaborazione alle famiglie, da soli non ce la possiamo fare". Ma c’è anche un’altra falla nel sistema: i controlli. "Dove non arriva l’educazione e il rispetto, purtroppo, devono arrivare controlli e multe – sottolinea De Luca –. Mentre a Prato abbiamo una piazza presidiata dai vigili urbani, a Lucca non li abbiamo mai visti. Con la multa si punisce e si previene, è un deterrente che non può mancare".
«Invece i vigili urbani li abbiamo visti, sì, ma a prendere le targhe dei nostri camper e roulotte parcheggiati per verificare che fossero assicurati – afferma De Luca – . Credo che non serva risottolineare la difficoltà del momento. Le attività sono in affanno. Qui ci sono cento attrazioni e cento famiglie, più altri lavoratori, che ci devono vivere. La collaborazione con le istituzioni è fondamentale". Per un giorno la situazione si è ribaltata: Luna Park no, processione sì. "Sui social si dice tanto, troppo. Sono un’arma puntata contro chi ogni giorno cerca di portare il pane a casa". Laura Sartini © RIPRODUZIONE RISERVATA