Uccise la moglie a coltellate: ridotta la pena per Luigi Fontana

L’uomo era stato inizialmente condannato all’ergastolo, ora la Corte d’Assise ha deciso per 24 anni

In foto il luogo dell’omicidio, nei riquadri Carmela e Luigi Fontana (foto Alcide)

In foto il luogo dell’omicidio, nei riquadri Carmela e Luigi Fontana (foto Alcide)

Altopascio (Lucca), 28 settembre 2023 – Ridotta la pena per Luigi Fontana, l’uomo che nel maggio 2021 aveva ucciso la moglie con 20 coltellate al termine di una lite. A un anno dall’omicidio, nel maggio del 2022, Fontana era stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise, ma è arrivata una riduzione della pena, portandola a 24 anni. La difesa di Fontana, infatti, ha fatto un concordato con il procuratore generale, stabilendo la rinuncia ai motivi che hanno spinto a impugnare la sentenza di ergastolo, in cambio del riconoscimento delle circostanze generiche equivalenti alle circostanze aggravanti. Ovvero nella sentenza della Corte di appello vengono prese in considerazioni le condizioni socio psicologiche dell’omicida , l’incensurarezza e la storia personale.

«In primo grado Fontana era stato condannato all’ergastolo senza il riconoscimento delle circostanze generiche - spiegano gli avvocati difensori Enrico Carboni e Graziano Maffei -. Abbiamo quindi avanzato una proposta di concordato. Il Procuratore Generale è stato d’accordo al riconoscimento delle cause generiche e al ricalcolo della pena. In questo modo siamo passati dal fine pena mai ai 24 anni. Dunque sono state riconosciute le circostanze generiche, chieste dalla difesa in ragione non solo della incensuratezza dell’uomo, ma soprattutto della valutazione complessiva della sua storia personale e familiare, caratterizzata da una vita spesa nel lavoro e per l’amore dei suoi familiari, in quanyto equivalenti alle due aggravanti (rapporto di coniugio e dei futili motivi ovvero la gelosia)".

L’omicidio di Altopascio risale, appunto, a due anni fa, quando Luigi Fontana, all’epoca 54enne, uccise la moglie Carmela, che aveva 51 anni, al culmine di una furibonda lite con il pretesto della gelosia. L’uomo uccise la moglie con oltre 20 coltellate, molte delle quali profonde e gravissime, sferrate con forza: almeno 4 o 5 assestate al fianco sinistro mentre la donna era già distesa a terra sanguinante. Il tutto utilizzando due diversi grossi coltelli da cucina, perché il primo si era addirittura rotto dopo alcuni fendenti al costato. I due hanno due figli (un ragazzo e una ragazza che è a sua volta madre di due bambini piccoli) che al momento del fatto non erano in casa. C’erano invece le le due nipotine, figlie della figlia, bambine di circa 5 anni che però non hanno assistito al fatto per questione di pochi istanti.