
L’autunno è la stagione della raccolta di una prelibatezza e pure molto costosa, conosciuta da sempre come oro rosso. Si tratta dello zafferano. Nel comune di Barga tra i primi ad iniziare questa attività è stato Leonello Diversi, un passato da imprenditore con una ditta da termoidraulica e un presente in mezzo alle belle colline tra Filecchio e Tigli, dove vive. Da alcuni anni, in località Trine, a 480 metri di altitudine, Leonello Diversi si dedica con successo alla coltivazione dei Crocus Sativus dei quali attualmente è in corso la fioritura: è dai pistlli di questo fiore che si estrae il prezioso zafferano.
"La raccolta – spiega Leonello – inizia alla metà di ottobre e termina a metà novembre e tutti gli anni si può sbagliare di due o tre giorni al massimo ma le date sono queste. Sono 10 anni che faccio questa attività e posso dire che il crocus è come un orologio di precisione". Lo zafferano non è il fiore, ma si produce con i piccoli stigma rossi contenuti nel fiore, una volta essiccati ecco il prezioso prodotto che nel caso di Diversi è l’ormai noto ‘Zafferano di Barga’ che a breve potrebbe avere anche un riconoscimento geografico vista l’alta qualità. Diversi però avverte: "Lo zafferano è solo lo stigma rosso che si trova nel crocus sativus, che viene esclusivamente coltivato. Questo fiore non si trova nei boschi o nelle campagne, quello che trovate in natura è velenoso e non va raccolto".