L’irriverenza è servita, folla al Premio Satira

Capannina strapiena per la manifestazione che quest’anno ha festeggiato mezzo secolo di vita. Ennesima promozione per la zona

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La Capannina, e con lei tutta Forte dei Marmi, si conferma capitale italiana dell’irriverenza e di quella vena dissacrante che scorre in tanti settori. Dal cinema alla letteratura, dal giornalismo ai social network fino agli spettacoli. Il loro lato più graffiante ha reso speciale la 50a edizione del “Premio satira politica Forte dei Marmi“, basti vedere la gran folla che nel tardo pomeriggio di ieri ha gremito il mitico locale del patron Gherardo Guidi, palcoscenico ormai storico e prediletto della manifestazione. Diretto come sempre da Beppe Cottafavi, editor di libri e semiologo, oltre che inventore e direttore di “Comix“ per i fratelli Panini di Modena e responsabile delle pagine culturali del quotidiano “Domani“, l’evento è stato condotto dalla nota attrice, regista e autrice satirica, nonché conduttrice radiofonica, Michela Andreozzi.

Una verve, la sua, che ha completato l’atmosfera di una Capannina piena di personaggi noti al pubblico, televisivo e non, anche perché i numeri di questa edizione hanno reso ancor importante il prestigioso traguardo del mezzo secolo raggiunto dal Premio Satira, il quale, lo ricordiamo, ha una valenza internazionale. Il tabellino parla di dieci riconoscimenti, per un totale di una quindicina di artisti, con un pubblico scatenato che li ha applauditi per tutta la sera. Del resto selezionarli non è stato affatto facile, come ben sa la giuria, composta da Stefano Andreoli, lo stesso Beppe Cottafavi, Giulio D’Antona e lo scrittore fortemarmino Fabio Genovesi.

Sullo sfondo il manifesto, con il tradizionale satiro di Altan, mentre sul palco non è mancato il saluto delle autorità, in primisi l sindaco Bruno Murzi. "Il premio

nacque con una delibera di giunta nell’agosto 1973 – ha ricordtao – e non è un caso che il riconoscimento, idea di Umberto Donati e Carlo Augusto Polacci, sbocci proprio in Toscana, terra di spiriti graffianti e mordaci. Con l’ambiziosa intenzione di valorizzare chi osava sfidare il tabù dell’intoccabilità dei politici italiani, creando al contempo un intelligente legame tra il mondo politico e l’opinione pubblica. Abbiamo intenzione di continuare a farlo. Senza sconti. A nessuno. Perché la satira garantisce risate, libertà, democrazia". Infine la consegna dei premi per i vari settori: per il giornalismo a Francesca Fagnani, per il libro “La riunione” a Pietro Galeotti, per la stand up a Eleazaro Rossi, per la musica a Valerio Lundini e i Vazzanikki, per il podcast a Edoardo Ferrario e Luca Ravenna (Cachemire), per i social a le Eterobasiche, per lo spettacolo live e per il libro ad Alessandro Gori, per illustrazione e animazione a Cartoni Morti, per la tv a Luca e Paolo e infine il premio internazionale a Ivan Urgant.