Lucca, 3 maggio 2017 - Fine corsa per Linas Rumsas: lo sport piange un ragazzo di appena 21 anni stroncato da un misterioso malore. Il ciclista dilettante della «Altopack Eppela», figlio dell’ex campione lituano 45enne Raimondas, è stato infatti trovato morto ieri mattina nella sua abitazione in via dell’Ave Maria a Lunata dal fratello Raimondas jr. Inutile la disperata corsa in ospedale con l’ambulanza. Il giovane è arrivato privo di vita, nonostante i tentativi di rianimarlo.
Una morte che si tinge di giallo. Il ragazzo lunedì mattina, 24 ore prima del decesso, era stato accompagnato al pronto soccorso del «San Luca» dal fratello, per un problema respiratorio. Mentre i due erano in casa, Linas gli aveva infatti detto di sentirsi improvvisamente soffocare, come se avesse avuto qualcosa che gli chiudeva la gola. Ma quando era arrivato in ospedale, secondo il personale medico, il giovane non accusava più sintomi particolari o evidenti. Era stato sottoposto a vari esami al «San Luca», ma non essendo emerse problematiche di alcun genere era stato poi rimandato a casa. Sembrava una crisi passeggera, ma ieri mattina Linas continuava a non si sentirsi bene. Il fratello Raimondas jr gli aveva anche proposto un giro in bicicletta, ma lui aveva preferito restare a casa. «Sono stanco, resto qui...». Al suo rientro, il fratello l’ha trovato esanime in casa.
La salma è all’obitorio del Campo di Marte a disposizione dell’autorità giudiziaria: intanto un riscontro diagnostico è stato richiesto dall’Asl stessa. L’obiettivo è chiarire le cause della morte di un atleta giovane, un dilettante di ottimo livello (un 5° e un 3° posto ad inizio stagione) che apparentemente era in perfetta salute, controllato e seguito anche dal suo team. Linas aveva forse una patologia cardiaca silente che ha spezzato la sua giovanissima vita? E quei sintomi che aveva accusato fin da domenica erano un campanello di allarme?
Il ragazzo aveva corso tre volte consecutive nel fine settimana. Prima alla massacrante «due giorni» sulle strade bianche tra Grosseto e Siena. Poi, domenica, alla 67ª Coppa Lanciotto Ballerini a Campi Bisenzio. Qui si era però ritirato, dicendo al suo direttore sportivo Elso Frediani di sentirsi debole. A quel punto, lui gli avevano consigliato di saltare la gara successiva, prevista lunedì 1 maggio, la Coppa Penna in Valdarno. Il ds gli aveva consigliato anche di fare un controllo per la mononucleosi. Ora la famiglia Rumsas, che abita a Lunata, è sotto choc. «Non ho voglia di parlare, cercate di capirmi – commenta il fratello maggiore – siamo distrutti...».