REDAZIONE LUCCA

Lavori al nuovo ponte sul Serchio Il cantiere va avanti spedito

Fincantieri sta definendo il tracciato viario del viadotto e i piani di posa, obiettivo chiudere fra un anno

Ponte sul Serchio, i lavori vanno avanti. Fincantieri Infrastructure spa, l’impresa che si è aggiudicata i lavori per la realizzazione della grande infrastruttura che collegherà la Sp1 ‘Francigena’ (via per Camaiore) con la Statale n.12 del Brennero, sta definendo il tracciato viario del viadotto i i piani di posa su cui si poggerà la parte in rilievo del ponte. Si tratta di una fase che dovrebbe durare più o meno sino all’autunno prossimo. L’assemblaggio vero e proprio delle singole parti del ponte (costruite in stabilimento) avverrà poi in un secondo momento. L’obiettivo è chiudere i lavori nell’estate del 2024. A breve, la Provincia dovrebbe effettuare un sopralluogo sul cantiere.

"La realizzazione del nuovo ponte sul Serchio è un’opera attesa dall’intero territorio provinciale lucchese – spiega il presidente della Provincia, Luca Menesini – perché i benefici sulla circolazione dei mezzi avranno un grande impatto, positivo, nella vita di ogni giorno di tante persone. Sono particolarmente orgoglioso di questo cantiere, perché se oggi un’azienda come Fincantieri si sta occupando della realizzazione di questa infrastruttura strategica per il nostro comprensorio è grazie al coraggio avuto di non procedere con l’aggiudicazione del primo bando di gara. Una scelta che non mi ha risparmiato critiche ma che sapevo essere quella giusta. E infatti eccoci qua: il coraggio usato nell’interesse dei cittadini e del territorio, quando si amministra, paga sempre. E i lavori per il nuovo ponte sul Serchio oggi in corso ne sono la prova concreta. Mi ero preso l’impegno, nonostante le difficoltà di bilancio e di personale delle Province italiane post-riforma, di rendere questo ponte realtà per i cittadini ed oggi posso dire che sto mantenendo la promessa fatta alla nostra comunità".

Il quadro economico complessivo dell’opera è di ben 27 milioni di euro, una cifra lievitata nel corso degli anni, per una serie di motivi non ultimo il rincaro generalizzato delle materie prime. La Regione Toscana per sopperire all’incremento dei prezzi registrato fra il 2021 e il primo semestre del 2022, ha stanziato dapprima 3,6 milioni di euro e, successivamente, ulteriori 3,7 milioni di euro a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione che si vanno ad aggiungere ai 550mila euro già resi disponibili da Firenze; ai 14 milioni e 450mila euro del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC 2014-2020); e ai 4,7 milioni della Provincia di Lucca.