MASSIMO STEFANINI
Cronaca

L’attesa durava dallo sprint di Moser. E la tappa in linea mancava dal 1914

L’ultimo arrivo a Lucca fu il 9 giugno 1985, ma si trattò di un crono come in molti dei precedenti

Dopo 110 anni la città di Lucca ritorna ad essere sede di arrivo di tappa in linea al Giro d’Italia. Accadrà mercoledì 8 maggio 2024 nella quinta frazione che partirà da Genova dopo l’avvio, il 4 maggio, da Torino, a 75 anni esatti dalla sciagura di Superga, dove perì, a causa di un incidente aereo, il Grande Torino di Valentino Mazzola.

Nel nome di Giacomo Puccini e del centesimo anniversario dalla sua morte, la città dell’arborato cerchio sarà ancora sede di arrivo di una frazione per la quinta volta. In tre dei quattro precedenti, però, furono cronometro. L’arrivo di tappa in linea non succedeva dalla Cuneo-Lucca del 1914, una gara durissima pensate di ben 340,5 chilometri. Vinse Alfonso Calzolari che poi si aggiudicò anche la classifica finale.

Erano gli anni dei pionieri, ma se consideriamo anche le prove contro il tempo, allora l’ultima volta fu la Lido di Camaiore-Lucca del 9 giugno 1985 vinta da Francesco Moser: era l’ultimo giorno e trionfò in rosa Bernard Hinault. Il campione trentino si era imposto anche nello spettacolare prologo sull’anello delle Mura (con migliaia di persone), l’anno prima, il 17 maggio 1984 con successo finale al Giro proprio dello stesso Moser. In quella edizione, dopo il prologo, ci fu la Lucca-Marina di Pietrasanta. Ma come detto, in entrambi i casi erano gare a cronometro. Come quella del 31 maggio 1956, la Livorno-Lucca che fu vinta da Pasquale Fontana e il Giro invece andò al lussemburghese Charly Gaul.

Il giorno dopo si ripartì dalla nostra città per arrivare a Bologna. Nel 1977, invece, ci fu la partenza dal centro storico dell’ennesimo prova contro il tempo, con arrivo a Pisa. Vinse il norvegese Knudsen, uno specialista, mentre l’ultima maglia rosa, simbolo della vittoria al Giro, andò a Michel Pollentier. La Lucchesia è stata spesso protagonista della corsa organizzata da Rcs.

Dal 1957 al 1973 vi furono cinque arrivi a Forte dei Marmi (tre consecutivi, 1971-1972-1973) con successi rispettivamente di Ercole Baldini e di Boni nel 1957 e 1958 e di Marino Basso (1971), e degli spagnoli Lasa e Rodriguez nel 1972 e 1973. Poi gli sportivi ricordano i mitici arrivi in salita al Ciocco, a Castelvecchio Pascoli, in Mediavalle.

Nel 1974 decisiva la fuga dello specialista iberico Fuente; nel 1975 la clamorosa sorpresa, della serie Carneade, chi era costui. Fausto Bertoglio, un ciclista nemmeno troppo conosciuto, arrivò primo e vinse addirittura il Giro d’Italia. Nel 1976 sfilò da solo sul traguardo il belga De Wilde, con successo finale di Felice Gimondi, ormai a fine carriera. Sempre in Provincia di Lucca, curiosamente ci sono state due rappe identiche, la Parma-Viareggio, sia nel 1948 sia nel 1982. Nella prima vinse un certo Casola, nella seconda Giuseppe Saronni e giro vinto dal francese Hinault.

Viareggio che ha ospitato anche una tappa nel 2022, con partenza dalla Provincia di Reggio Emilia, da Scandiano e, dopo aver attraversato la Garfagnana e fugacemente Lucca, traguardo finale nel capoluogo versiliese. Sempre in Versilia, l’arrivo a Pietrasanta nel 1983, con successo del belga Van Impe.