L’Angelo di Leonardo Da Vinci torna a casa

L’opera restaurata prenderà dimora nella rinnovata Pieve di San Gennaro, dove si ricongiungerà con la Madonna del Parto

Migration

A metà settembre l’Angelo Annunciante, la scultura attribuita ad un giovane Leonardo, dopo il restauro e il suo peregrinare per l’anniversario dei 500 anni della morte del Genio di Vinci, ritorna a...casa. A San Gennaro, sulle colline capannoresi, nella riqualificata Pieve che lo aveva ospitato per secoli. Ma non sarà solo. Avrà vicino la Madonna del Parto, anche questa oggetto di restauro. Si tratta di una monumentale statua in terracotta, con la particolarità della mancanza delle mani. Una documentazione d’archivio del 1646 descrive i due tesori posti uno di fronte all’altra nell’edificio sacro come gruppo scultoreo dell’Annunciazione. La riproduzione di Maria versava in condizioni precarie, grazie al progetto della Soprintendenza di Lucca e Massa, le opere possono ritornare al loro antico splendore. I due capolavori saranno conservati insieme nella chiesa, nelle teche acquistata anche grazie al contributo del Comune di Capannori e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio. Una forma di protezione gestirà gli sbalzi di umidità e di calore.

L’Angelo fu restituito all’originaria bellezza dall’Opificio delle Pietre dure di Firenze nel 2019; operazione non semplice in quanto, a seguito del danno subito e documentato nel 1773, quando accidentalmente fu colpita da una scala installata per gli addobbi della festa di San Cirillo e ridotta in 28 pezzi. Soddisfazione da parte del sindaco, Luca Menesini, perché San Gennaro meriterà ancora di più una visita per ammirare questo scrigno che è la Pieve, ormai diventata famosa anche nel circuito turistico, contribuendo a valorizzare Capannori e i suoi borghi.

Massimo Stefanini