REDAZIONE LUCCA

La storia di Villa Reale Una mostra per Mimì Esposti gli antichi cimeli

Presentata l’iniziativa che ha come protagonista l’ex proprietaria della villa. Ripercorsa anche tutta la storia degli illustri ospiti passati da Marlia.

La storia di Villa Reale Una mostra per Mimì Esposti gli antichi cimeli

Per tutto il ‘900, dalla Villa Reale di Marlia passavano artisti del calibro del pittore Salvador Dalì, del poeta Jean Cocteau e dello scrittore Alberto Moravia, ospiti di una straordinaria donna, raffinata e colta: Anna Laetitia Pecci Blunt, detta Mimì. Oggi una mostra a lei intitolata ne ripercorre gli anni e riporta alla luce la vita di un’epoca in cui la Villa Reale era luogo d’arte e d’incontri. “Mimì. Anna Laetitia Pecci Blunt: la sua anima in un archivio. La vita, gli appunti e le immagini“ celebra il centenario dell’acquisto della Villa da parte della famiglia Pecci Blunt, e riporta in luce la figura della contessa Mimì: il suo eclettismo, l’animo votato al bello e la capacità di vedere e diffondere l’arte, all’estero come in Italia. L’esposizione trova spazio nella nuova ala della Palazzina dell’Orologio, nella grande cucina al piano terra che era il centro di quelle serate e che per la prima volta viene aperta al pubblico. A presentare l’iniziativa Michela Fovanna per Villa Reale di Marlia, l’assessore alla cultura del Comune di Capannori Francesco Cecchetti, il sindaco di Lucca Mario Pardini, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini, la presidente dell’associazione "Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana" e curatrice della mostra Roberta Martinelli, l’autrice dei testi Simonetta Giurlani Pardini, progettista dell’allestimento Beatrice Speranza, e Giulia Vannucci autrice di un video ritratto che raccoglie le immagini dell’epoca. Esposti su due piani della palazzina alcuni dei documenti che raccontano la vita della contessa: i suoi dischi, una ricca collezione di riviste dell’epoca (Vogue, Oggi, Mondo, Life, etc.) la sua collezione etnografica con centinaia di bamboline che rispecchiano usi e costumi dei diversi paesi, i cimeli appartenuti a Papa Leone XIII suo zio. La contessa fece anche realizzare riproduzioni in scala della villa di Marlia e delle strutture annesse oggi esposte e visitabili.

Esposti anche i manifesti dell’epoca che annunciavano feste, balli e concerti proprio alla Villa, moderno luogo di cultura dove passavano i più grandi artisti. Individuando il collegamento ideale e pratico tra i fasti del periodo della Principessa Elisa Bonaparte, proprietaria della villa tra il 1806 e il 1814, e la valorizzazione della villa concepita e realizzata da Mimì, l’associazione ha potuto far emergere la linea di continuità che ha caratterizzato lo straordinario complesso monumentale di Villa Reale di Marlia, segnandone il suo destino di luogo della cultura e dell’arte. La mostra è promossa da Henric e Marina Grönberg, proprietari di Villa Reale di Marlia, dalla Fondazione CRLucca e dall’associazione "Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana" e rimarrà aperta fino a domenica 17 dicembre 2023.

Barbara Di Cesare