La settimana corta in centro storico “Per noi è promossa a pieni voti“

La dirigente dell’Ic, Dora Polina spiega i vantaggi del modello “Si risparmia e la didattica non ne risente, anzi“

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Il dibattito si accende, quanto invece saremmo costretti a mettere su “off“ gli interruttori della luce: la settimana corta a scuola in ottica di risparmio energetico? Quello della dirigente scolastica Dora Polina, alla guida dell’istituto comprensivo del centro storico, è un grande, grandissimo “sì“. “Tutte le scuole del nostro comprensivo, dall’infanzia alle medie, 1.200 alunni, sono in attività dal lunedì al venerdì – dice –. E’ vero che ci sono dei lati positivi sulla didattica su 6 giorni, il carico è senz’altro più diluito. Però è tutta questione di organizzazione. Noi abbiamo adottato questo modello alla Carducci non soltanto per il risparmio, tenendo conto che il risparmio c’è eccome. Parlo di personale, di riscaldamento, di pulizie. La decisione di optare per i cinque giorni è stata presa di concerto con tutte le componenti, e devo dire che ci siamo trovati molto bene. Le famiglie hanno il fine settimana libero, sia per i figli più piccoli ma anche per i più grandi, e il personale interno non deve fare a turno per avere il sabato libero, che ovviamente era il giorno più desiderato“. I detrattori del modello della settimana corta puntano però il dito sulla didattica. “Dipende tutto da come ci si organizza e anche dalla volontà di collaborare tra le parti. I ragazzi avendo la mattinata libera del sabato si possono anticipare sui compiti. Abbiamo avuto tanti ragazzi che hanno fatto il ciclo di studi con la nuova scansione oraria e hanno passato i concorsi a medicina. Non impatta, anzi“.

“E’ chiaro – specifica la dirigente Dora POlina – che ogni caso è a se stante e come tale va preso in considerazione. Noi siamo avvantaggiati per il fatto che tanti degli studenti della media Carducci abitano in centro storico e sono autonomi nel muoversi. L’orario alla Carducci è fino alle 14. Poi però ci sono i rientri, facoltativi, per i laboratori di musica e di lingue“. Quindi il modello settimana corta in centro storico è promosso a pieni voti. “Non sa quanto era la spesa per tenere scuole ’anziane’, in edifici storici, riscaldate anche il sabato. La settimana corta ha risolto tutte le esigenze“.

L.S.