La ”rivolta” degli architetti "Inaccettabili le richieste Deloitte per la cessione del credito"

L’ordine interviene sulla procedura imposta per ottenere il bonus del 110 per cento

"Inaccettabili le richieste Deloitte per la cessione del credito in riferimento alle verifiche documentali dei bonus edilizi". Lo sostiene il consiglio dell’ordine degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Lucca. "Negli ultimi giorni – spoegano gli architetti – si sta verificando una spiacevole e aberrante situazione per cui la piattaforma Deloitte che opera per la Banca Intesa San Paolo, ai fini della cessione del credito, ha avanzato la richiesta di produrre un video a dimostrazione della veridicità delle dichiarazioni redatte dai professionisti, in merito al superbonus e all’esecuzione del 30% dei lavori entro la scadenza del 30 settembre. Si è quindi verificata una sollevazione degli Ordini Provinciali, della Rete delle Professioni tecniche, dei sindacati e dei Consigli Nazionali delle professioni tecniche affinché tale richiesta intempestiva (poiché a pochi giorni dalla scadenza del 30 settembre) e vessatoria, venga ritirata".

"La situazione – proseguono gli architetti – da tempo al limite del tollerabile, con una crescita esponenziale delle richieste e un progressivo aumento anche delle responsabilità poste in capo ai professionisti, purtroppo è arrivata ad assumere anche contorni grotteschi. Non bastano le asseverazioni dei professionisti qualificati, regolarmente iscritti agli Ordini, che già coperti da polizze assicurative hanno dovuto stipularne altre proprio a garanzia di copertura di eventuali errori legati ai bonus edilizi; non paiono bastare nemmeno le mortificanti sanzioni aggiuntive introdotte dallo Stato a carico dei professionisti asseveratori, che possono essere condannati sino a cinque anni di carcere e a multe fino a 100mila euro, anche per avere semplicemente mal interpretato un regolamento edilizio o per avere omesso informazioni sui requisiti tecnici".