La ricetta del sindaco per i problemi all’Africa "Telecamere e controlli delle forze dell’ordine"

Tanta gente alla “Rosa Bianca“ dopo i recenti casi di violenza. Il comitato: "Non siamo disposti. ad alzare bandiera bianca"

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di Daniele Masseglia

Più che una novità è stata l’ennesima promessa agli abitanti dell’Africa: alzare il livello di sicurezza impiegando un maggior numero di telecamere e sollecitando più controlli da parte delle forze dell’ordine. Un annuncio che i cittadini sperano si avveri quanto prima quello fatto dal sindaco Alberto Giovannetti all’affollata assemblea convocata dal Comitato Africa-Macelli-Osterietta alla “Rosa bianca“. L’obiettivo era affrontare una volta per tutte i problemi di convivenza con il circolo Assi, in via della Svolta, teatro degli ultimi episodi di violenza sfociati con la sospensione per dieci giorni della licenza su iniziativa del questore di Lucca. "Io, all’Africa, ci sono nato: conosco bene – ha esordito Giovannetti – e amo questa parte di Pietrasanta. Meno di un mese fa abbiamo iniziato proprio da qui i nostri incontri con la cittadinanza, senza ricevere in quell’occasione alcuna nuova o emergenziale sollecitazione, sotto il profilo della vivibilità o della sicurezza". Il sindaco ha poi ricordato che l’installazione di nuove telecamere era già programmata per il 2023, in particolare in via della Svolta e nella zona della palestra “Tommasi“: "A questo punto cercheremo di accelerarne l’attivazione, insieme alla richiesta, già inoltrata, di un maggior presidio da parte delle forze dell’ordine ed eventuali provvedimenti a carico di quel locale che risulta al centro delle situazioni più critiche e che deve riuscire ad armonizzare la sua attività alla legittima e sacrosanta richiesta di tranquillità di chi vive qui. Far funzionare bene ogni angolo di Pietrasanta – conclude – è possibile. Ma serve l’aiuto di tutti: la porta del mio ufficio è sempre aperta".

Da parte sua, il presidente del comitato Alessandro Bibolotti è soddisfatto degli impegni presi ma si ispira a San Tommaso: i fatti, prima di tutto. "È una preoccupazione molto sentita dagli abitanti – dice – e mi auguro che il sindaco mantenga le promesse. Il circolo non è più ricreativo come una volta, al servizio degli operai. Da tempo apre molto tardi e raccoglie clienti non sempre tranquilli, come dimostrano gli ultimi episodi. Quindi ben vengano più telecamere e più pattuglie. Non siamo disposti ad alzare bandiera bianca".