
LUCCA
Uno dei più titolati a parlare di periodo post pandemico e ripartenza, è sicuramente Domenico Franchi, storico responsabile degli impianti sciistici di Careggine e gestore del rinomato albergo "La Genzianella" di Careggine, aperto tutto l’anno. Franchi, anche primo cittadino di Careggine dal 1995 al 2004, non ha incertezze a descrivere la situazione attuale.
"Devo essere sincero - esordisce - in tanti anni di attività non ricordo una tale quantità di richieste di alloggio in arrivo, come sta succedendo in queste ultime settimane. Abbastanza normale, nei mesi di luglio e agosto, come in quello dei periodi invernali di punta, ma non in maggio e giugno. Abbiamo iniziato a essere tempestati di chiamate, appunto, già in maggio e così sta continuando in questi giorni. Da noi, l’accoglienza è al momento limitata a 12 camere, c’è anche un’area più grande con diversi posti letto che, però, ancora non utilizziamo per seguire alla lettera le disposizioni anti Covid-19. Stiamo superando le richieste degli anni antecedenti all’esplosione della pandemia e delle conseguenti restrizioni".
Franchi, ingegnere e ideatore dei famosi cannoni per l’innevamento artificiale nella Valle, ricorda con orgoglio quando dall’area dell’Abetone venivano a scoprire come si "faceva" la neve. Per questo non nasconde le difficoltà del rigido e dannoso inverno appena trascorso. Il grande quantitativo di neve caduta avrebbe potuto fare la felicità di qualsiasi appassionato. "Non è stato facile - ammette -, anche se, nonostante tutto, appena è stato possibile raggiungerci, neve o non, è ricominciato il rapporto con i nostri clienti che scalpitavano per raggiungerci quanto prima. Sono positivo e credo che se potremo continuare con questa tipologia di accoglienza, magari anche ampliandola, alla fine sarà un buon anno. Uno di quelli da ricordare".
Fiorella Corti