LAURA SARTINI
Cronaca

La provveditrice Castagna “E’ la prova per il futuro“

La dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale sottolinea il valore del test

La dirigente dell’Ust, Marta Castagna

La dirigente dell’Ust, Marta Castagna

La domanda è un tormentone di cui però è difficile fare a meno: serve ancora il test di maturità? “Sì – è la risposta netta e diretta della dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Marta Castagna –. E’ un momento importante in cui gli esaminandi possono appunto dar prova di maturità, di consapevolezza di sè, un test che ha un valore in termini di crescita personale, che si svolge davanti a una platea di adulti che ascoltano uno studente, e questo non è un fatto scontato. Ti prepara al lavoro e alla carriera universitaria. E’ la prova per il futuro “.

Ma l’emozione può giocare anche brutti scherzi, soprattutto a chi, come i maturandi 2025, si trovano alle prese con il primo grande ostacolo, visto che l’esame al termine del ciclo delle medie per loro era stato condizionato dalla pandemia. “L’emozione può anche essere uno sprone importante e utile, che spinge a dare tutto sulla strada che conduce a diventare grandi e all’autonomia“. E su questa strada si innesta anche la novità del divieto di utilizzo dello smartphone, da settembre esteso anche alle scuole superiori. “Una mezza novità in realtà visto che le disposizioni ministeriali riprendono in realtà quelle dello scorso anno – puntualizza la dirigente –. L’aspetto importante è che sono state fatte salve le necessità per i ragazzi con bisogni educativi speciali, mi riferisco ad esempio a studenti con dsa, con necessità di traduzione della lingua e anche per quelli che utilizzano lo smartphone per controllare i livelli di diabete. Si possono anche continuare a utilizzare computer e tablet preservando così lo sforzo compiuto in questi anni in termini di investimento in didattica innovativa“. Però la dottoressa Buonriposi sul nostro giornale ieri ha obiettato quanto sia sempre stato difficile nei fatti introdurre questo divieto in classe.

“E’ naturale che le scuole, nell’ambito della loro autonomia, si debbano ora dotare di un regolamento che può indicare le modalità di deposito del cellulare e le eventuali ammende in caso di infrazione“. Intanto è archiviata anche la seconda prova scritta del test di maturità. “Si respira un’aria di grande serenità – così la professoressa Marta Castagna –, un clima che permetterà ai candidati di mostrare i loro talenti e le competenze acquisite. Da parte mia un grande augurio affinchè la prova di maturità si riveli per tutti quello che deve essere, il primo passepartout per il futuro“.

Laura Sartini