
La prima prova dell’esame di maturità si è conclusa in mezzo ai sorrisi: gli studenti erano soddisfatti dei loro lavori
Buona la prima. Tra grandi sorrisi, volti sereni ed una chiacchierata con i compagni di classe: è così che si è conclusa la prima prova dell’esame di maturità. Tanti gli studenti rimasti fuori dalla sede scolastica a confrontarsi sulla prova di italiano. Fra la tracce più scelte ci sono state quella sulla mafia con un testo di Borsellino, quella sul mondo social attraverso l’indignazione vista come il motore di essi, e quella sul rispetto quindi che scava sulla sensibilità dei giovani. ’Flop’ invece per Pasolini e "Il gattopardo" che secondo alcuni studenti sono stati argomenti poco trattati durante l’anno.
"Spero sia andata bene – afferma Leonardo Crociani, Liceo Rosmini, indirizzo linguistico –. Ho scelto la traccia su Borsellino. Il tema principale era l’interazione che la mafia può avere con i giovani. Ho fatto cinque colonne, provando a fare vari collegamenti. Ho inizialmente parlato di Borsellino, accenni alla mafia, poi interazioni negative che la mafia ha avuto sui giovani come le baby gang, poi la lotta alla mafia con la positività e il tema del crimine per combatterlo. Per il futuro vorrei aprirmi un brand tutto mio di abbigliamento, farò corsi di formazione in ambito abbigliamento".
"Ho scelto la traccia sui social - dice Samuel Cardi, del Liceo Rosmini –, mi sembrava più fattibile perché sulle tracce di letteratura quei temi non erano stati trattati al massimo, ero comunque tranquillo. Mi ha incuriosito l’attualità che si ritrovava all’interno della traccia, l’indignazione davanti ai post dei social media, ma questa porta a tralasciare temi importanti. Non ho intenzione di continuare con l’università, penso al lavoro".
"Penso sia andata bene – dice Asia Rossini, Tecnico Agrario –, ho scelto il testo argomentativo sul rispetto, sulla creazione sani rapporti con le persone. La notte prima degli esami ero agitata, sono andata a letto alle tre. Per la seconda prova ho ancora più ansia. Nella generazione dei giovani c’è poco rispetto, specialmente su chi è ’diverso’ da come la società lo vorrebbe. Nella vita vorrei fare l’addestratrice cinofila nella Guardia di finanza".
"Ho scelto la traccia sul rispetto – afferma Alessio Cioni, Tecnico Agrario –, ho evidenziato le differenze con il passato, ho citato una frase che mi diceva sempre mio nonno: ’una donna non si tocca neanche con un fiore’. Ho evidenziato un episodio che mi è successo: abbiamo portato dei fiori e siamo stati vicini al funerale della mamma di mio compagno di calcio. Il rispetto passa soprattutto dalla sensibilità e dal pensiero delle persone. Per il futuro farò concorsi nelle Forze armate o continuerò con il sesto anno a Siena seguendo enologia".
"La traccia sui social mi sembrava quella più congeniale per me – spiega Mattia Niccolini, Liceo Scientifico –. Mi ha colpito perché ero a conoscenza di alcune cose, ho parlato ad esempio del caso Bossetti a ’Belve’ che ha portato a numerose discussioni. C’è sia il lato positivo dei social, per informazione ed intrattenimento, ma anche il lato negativo come l’abuso e sfruttamento dell’indignazione del pubblico creando un personaggio pubblico lucrandoci sopra, sono più quelle negative che quelle positive. La seconda prova? Sarà da mani nei capelli".
"Borsellino mi ha dato l’input per scrivere – afferma Matteo Pascucci, Liceo Scientifico –. Ho sviluppato il tema in modo libero, facendo riferimenti al testo, ma anche a miei pensieri. Penso che sia un argomento delicato e che bisognerebbe parlarne molto, facendo in modo che non abbia consensi. Mi isciverò all’Università, indirizzo professioni sanitarie".
Comunque in tutta l’atmosfera alla Cittadella dello studente si respirava felicità di un percorso che ha iniziato la sua fase conclusiva, in vista di un’estate che avrà un sapore diverso da tutte: quello di ’libertà’ ma anche di nostalgia, dato che dall’anno prossimo nulla sarà come prima.