La proposta di Pietro Fazzi "Mettiamo in piazza XX Settembre la targa “Già piazza delle Erbe“"

"Nella Lucca dell’800 – scrive l’ex sindaco Pietro Fazzi – il Venti di settembre fu causa di tensioni oggi assai difficili da immaginare. Non solo il fatto storico che interrompe definitivamente, per quello che ne rimaneva, il potere temporale della Chiesa ma anche la sua celebrazione portò a Lucca discussioni e polemiche che arrivarono ad interessare anche le pagine nazionali della stampa. Fuori e dentro il Consiglio Comunale, a partire dalla prima metà dei già turbolenti anni novanta, si susseguirono proposte e controproposte per intitolare la “Piazza delle Erbe” – così si chiamava il piccolo spazio tra Piazza San Giusto e Piazza Grande che conosciamo come “Piazza XX Settembre” – che ridisegnata e sistemata stava per accogliere il Monumento ai caduti del Risorgimento".

"In Consiglio Comunale, la proposta che cercava di mediare tra la sensibilità dei cattolici intransigenti e quella dei liberali era “Piazza dell’Indipendenza”, ma la composizione tra le spinte contrapposte fallì in un clima di crscente tensione. Il Prefetto chiese e ottenne dal Governo lo scioglimento del Consiglio Comunale a cui seguì la nomina di un Commissario il quale, sempre su indicazioni delle autorità governative, il 4 novembre 1897 con deliberazione d’urgenza intitolò “in perpetuo” la piazza".

"Mi sembra scontato prendere atto della distanza enorme che separa quegli stati d’animo dal clima di collaborazione e di condivisione di una più forte coscienza dei confini più ampi, almeno continentali, europei. Ma anche del fatto che storicamente il cammino dell’autonomia sfociato anche nel dettato dell’articolo 7 della Costituzione (“ognuna nel proprio ordine...”) credo difficilmente potrebbe essere rivendicato in via esclusiva".

"Per questo – conclude Fazzi – , senza pensare ad anacronistici e a mio avviso ingiusti passi indietro, troverei equilibrato e ragionevole aggiungere “Già Piazza delle Erbe” sotto alla targa dell’intitolazione attuale “Piazza XX Settembre”. Privilegiare la condivisione di ciò che ci unisce ci potrà aiutare a guardere insieme alle sfide globali del futuro".