Per qualche tatuatore la pandemia è stata addirittura positiva. Non siamo abituati ad associare l’epidemia con qualcosa che ha portato delle agevolazioni ma Michele Berretta di Pontedera ha fatto passi avanti grazie al periodo che stiamo vivendo. Tattoo Mic 90 è il primo salone di tatuaggi nato trent’anni fa e le misure di sicurezza oggi non sono poi così diverse da quelle pre-pandemia.
"Il nostro studio è sempre stato sterile e pulito, abbiamo sempre usato i guanti e sanificato le superfici" afferma Michele. "Adesso però il nostro lavoro è più organizzato, grazie al sistema di appuntamenti riusciamo a gestire meglio i nostri clienti garantendo loro un’attenzione maggiore". Sebbene le giornate siano scandite, si riscontra comunque un calo nelle richieste di tatuaggi in quanto non ritenuti dei “beni necessari“. La forza però di questi artisti è quella di adattarsi al cambiamento, individuando sempre l’aspetto positivo nelle difficoltà.