
Si terrà sabato e domenica alle 17 e rimarrà aperta fino al 25 giugno
Sabato scorso nuovo taglio del nastro per la mostra storico-fotografica "L’Arte della luce. Storia della fotografia a Barga: viaggio nell’Archivio Pietro Rigali" alla Fondazione Ricci. La presidente della Fondazione Ricci, Cristiana Ricci, insieme alla sindaca Caterina Campani (foto), alle curatrici Sara Moscardini, direttrice dell’Istituto storico lucchese sezione di Barga e Caterina Salvi, fotografa e graphic designer, e agli eredi Rigali, hanno aperto al pubblico il nuovo allestimento frutto della donazione dell’intero corpus fotografico dell’archivio.
Oltre 400 le fotografie originali e inedite esposte, tratte delle oltre 40.000 presenti nell’archivio Rigali. La mostra è organizzata dalla Fondazione Ricci di Barga insieme all’Istituto Storico Lucchese sezione di Barga con la collaborazione degli eredi del fotografo Pietro Rigali, con il patrocinio del Comune e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. "L’Arte della luce. Storia della fotografia a Barga: viaggio nell’Archivio Pietro Rigali" rimarrà aperta sino al 25 giugno. Peraltro sabato e domenica alle ore 17.00 nella sede della Fondazione Ricci, legata alla mostra anche la conferenza e il workshop di Fotografia e stampa fotografica dedicata: "Archivio Rigali: stampe artigianali per riscoprire le immagini del passato" a cura di Andrea Baldi, fotografo amatoriale con la passione per la fotografia in bianco e nero e i processi di stampa storici alternativi. Tutto questo perché nel contesto della apertura al pubblico dell’Archivio Rigali, esposto nella mostra nella sede della Fondazione Ricci, è stata realizzata una serie di stampe da lastre di vetro dei primi anni del Novecento, ottenute con antiche tecniche di stampa come la Cianotipia, il Van Dyke e il Palladio. Si terranno due incontri dedicati al percorso svolto per riportare alla luce queste immagini. Nella prima giornata si racconterà come sono state recuperate le lastre, il lavoro di pulizia e la scelta delle tecniche di stampa utilizzate, muovendosi tra processi fotografici storici e metodologie interamente artigianali.
Luca Galeotti