
Lo stand della Marina Militare in piazzale degli Svizzeri (foto Alcide)
Voglia di libertà, come solo il mare può dare, ma anche dedizioni, sacrificio, consacrazione della propria vita al nostro Paese: la Marina Militare offre tutto questo e nello stand allestito per Lucca Comics and Games di quest’anno nel Cortile degli Svizzeri, non a caso, sono presenti stabilmente due cadetti dell’Accademia Navale di Livorno, freschi reduci dal giro durato tre mesi a bordo di quella nave che sembra tratta da un sogno che si chiama Amerigo Vespucci, il veliero della Marina Militare, costruito nel 1931 come nave scuola per l’addestramento degli allievi ufficiali.
Per loro, un percorso lungo cinque anni che li porterà a una laurea e a una specializzazione. C’è chi sogna di divenire pilota di caccia della Marina e chi direttore di macchina di una nave dopo essersi specializzata nel genio navale.
"Aver la possibilità di girare il mondo per tre mesi a bordo della Vespucci – spiegano – è stata una esperienza incredibile, vedere tre continenti, capire cosa voglia dire navigare, quale fatica c’è dietro tutto questo e che soddisfazione si prova quando si arriva finalmente nel porto. E’ molto importante anche avere la possibilità di parlare con chi è più esperto per vedere cosa dovremo fare noi in futuro".
Un futuro che per molti può voler dire una importante e bellissima opportunità di lavoro al servizio dell’Italia. Curato dallo Stato Maggiore della Marina, lo stand offre una serie di fumetti a sfondo ovviamente marinaro (emozionanti quelli dedicati alla Vespucci e al comandante Salvatore Todaro, sommergibilista Medaglia d’Oro al valor militare).
E oggi, primo di novembre, proprio a Lucca, sarà presentato il nuovo fumetto sulla Marina Militare intitolato "A bordo con Flavio", la storia di un ragazzo che si avvicina a questo mondo grazie a una zia e che poi diventa ufficiale di una nave.
Nello stand della Marina Militare a Comics anche alcuni modelli, tra cui quello del sommergibile Scirè che trasportò i siluri a lenta corsa nella straordinaria impresa che i nostri militare compirono a Alessandria d’Egitto contro il naviglio inglese e a cui persino Winston Churchill rese omaggio alla Camera dei Comuni.
Fabrizio Vincenti