La mappa del rischio alluvioni Ecco il volto fragile della provincia

Francesco Grossi (Protezione Civile) dà le coordinate per affrontare il meteo impazzito in vista dell’inverno “Sono più soggette le zone dove c’è già un precedente, in caso di pioggia lontani da sponde e sottopassi“

Ogni allerta meteo è un tuffo al cuore. Poi, smentita dai fatti, diventa motivo di canzonatura, un mantra che vuole esorcizzare la paura nei confronti di un clima impazzito. Sul sito dell’Autorità di Bacino (Appenninosettentrionale.it) sono pubblicate le mappe del rischio alluvione sul nostro territorio che Francesco Grossi, responsabile della Protezione Civile della Provincia, ci traduce efficacemente.

“In queste mappe si possono individuare le zone soggette al rischio alluvione e, in particolare, il rischio di sormonto arginale, quando l’acqua esonda e supera le barriere di contenimento dei corsi d’acqua – spiega Grossi –. Le zone maggiormente soggette sono quelle più vicine ai corsi d’acqua in genere, e sono individuate sia in base allo storico, spesso un evento avviene laddove è già accaduto, sia in base a puntuali studi idraulici che tengono conto di tanti fattori: quanto è grande la sezione d’acqua in quel punto, le caratteristiche del territorio, se si trova a monte o a valle, tenendo conto che in quest’ultimo caso il rischio aumenta“.

Le allerta meteo spesso non dicono il vero, perché?

“Premetto che in Toscana abbiamo un centro funzionale regionale d’eccellenza, assolutamente all’avanguardia, dove confluiscono sia le informazioni del Lamma che dal settore idrogeologico Toscana. Si tratta – sottolinea il referente della Protezione Civile – di un’attività di natura probabilistica, che purtroppo o per fortuna, talvolta non indovina la previsione. E questo nonostante che il modello adottato sia a maglia stretta“.

Qual è la variabile?

“Siamo di fronte a fenomeni estremi sempre più localizzati e sempre meno prevedibili. Un conto è la perturbazione organizzata “classica“ in inverno che ha un fronte più ampio e quindi definito. Un altro sono i fenomeni di instabilità, provocati anche da questa convivenza tra Apuane e costa, che crea piogge temporalesche, oppure anche da un’estate caldissima come quella di quest’anno che improvvisamente vira nelle temperature fredde, creando piogge importanti. Comunque quando c’è una certa probabilità è giusto diramare l’allerta, in modo che la popolazione possa attivare meccanismi di auto protezione e modificare le proprie abitudini“.

Che margine di attendibilità temporale ha una previsione meteo?

“L’attendibilità massima è entro i tre giorni, da tre a sei giorni è più bassa, oltre i 6 giorni si parla di tendenza. Ogni giorno il centro funzionale valuta il meteo per ognuna delle 26 zone in cui è suddivisa la Toscana, per i 7 tipi di rischio presi in considerazione, e per ognuno il codice colore da verde a rosso“.

Quando parla di autoprotezione per il cittadino, quali sono i consigli da dare?

“Può sembrare strano ma sono più importanti i comportamenti da evitare che le buone prassi da adottare. Ad esempio in caso di piogge abbondanti evitare i sottopassi, dove non si apprezza quanto l’acqua sia alta. Se poi il livello supera la ruota l’auto galleggia e se ne perde il controllo, con l’impossibilità di aprire lo sportello“.

Poi?

“Anche la curiosità, la voglia di riprendere la scena da vicino per poi magari condividerla sui social, può giocare brutti scherzi: con la pioggia non si sta sui ponti né, tantomeno, sulle sponde dei corsi d’acqua“.

E come si proteggono le case?

“Con i classici sacchi di sabbia. Oggi si trovano anche sacchi leggeri e autogonfianti in caso di acqua, acquistabili anche online. Poi ci sono le paratie, più strutturate. Va da sé che si pensi preventivamente a liberare scantinati o seminterrati da oggetti di valore e un’altra buona norma è informarsi sulle modalità comunicative adottate dal proprio Comune, che è l’ente di riferimento in ambito di protezione civile“.

Ci sono anche opportunità più strutturate per informarsi?

“ “Io non rischio“ è la campagna di informazione nazionale sul rischio terremoto e alluvione che anche quest’anno ospiteremo nelle piazze il 15 e il 16 ottobre. Quest’anno sarà a Lucca e anche a Castelnuovo per spiegare approfonditamente e fornire di vademecum tutti i cittadini“.

Laura Sartini