“La Libellula“: "Si ritiri il progetto"

Il Movimento La Libellula si schiera contro la costruzione di una nuova strada forestale nella Riserva Naturale Orrido di Botri, sostenendo il Comitato per la tutela dell'ambiente montano e della biodiversità della Val Fegana e Val di Lima. Il gruppo chiede il ritiro del progetto per preservare il bosco, la biodiversità e il paesaggio montano.

Anche il Movimento La Libellula contro la strada di Botri. Lo dichiara in un comunicato stampa in cui il gruppo manifesta sostegno al "Comitato per la tutela dell’ambiente montano e della biodiversità della Val Fegana e Val di Lima che in questi ultimi giorni ha ripreso la lotta per scongiurare l’apertura di una nuova strada forestale nella Riserva Naturale Statale Orrido di Botri (Comune di Bagni di Lucca). Infatti - dice La Libellula - si tratta di un controverso progetto su cui si era già molto discusso nei mesi scorsi e che il comitato, dopo i colloqui con gli enti responsabili (Comune di Bagni di Lucca, Unione Comuni Media Valle, Regione), pensava e sperava potesse essere ritirato. Invece potrebbero iniziare i lavori con il taglio di moltissimi faggi di oltre 50 anni (dunque un bosco vetusto) per lasciare spazio alla realizzazione di circa 1 km di una nuova pista forestale antincendio a fondo chiuso che inizierà a Col della Piastra (sulla via Ducale, vicino al rifugio Casentini) ricalcando il sentiero storico dei Carbonai e dei partigiani". La Libellula si domanda inoltre se sia giusto realizzare un ennesimo tracciato percorribile da automezzi stravolgendo un preesistente sentiero di grande valore escursionistico e paesaggistico. "La priorità - conclude - va alla salvaguardia del bosco, della sua biodiversità, del paesaggio montano, della viabilità antica e della storia dei luoghi. Tanto più che questi ultimi sono compresi in una delle riserve più suggestive e significative della nostra regione. Si ritiri il progetto".

Luca Galeotti