
La gente chiede giustizia Il pensionato resta grave
Preoccupazione per la salute del povero Luigi, associata ad un forte senso di rabbia. Ieri mattina c’era di nuovo il capannello di persone che stavano attendendo il loro turno al bar o al vicino panificio, in piazza Umberto, nel centro di Altopascio, e ovviamente l’argomento era l’aggressione subita da Luigi Pulcini. Il 75enne ex-commerciante picchiato e ridotto quasi in fin di vita per un apprezzamento rivolta a una ragazza mentre stava facendo colazione.
L’uomo, originario di Spianate, vive a Roma ed era in vacanza con la moglie Sandra.
Massimo Pistoresi, titolare del ‘Buon Pane‘, è un amico di famiglia e racconta: "Quando andiamo nella capitale siamo loro ospiti, conosco Luigi da tempo e vi posso assicurare che non esiste una persona più mite, gentile, tranquilla, di lui. Non riesco ad immaginarlo che in un solo modo: una pasta d’uomo. Ho letto da qualche parte di eventuali apprezzamenti. Credetemi, Luigi non è il tipo. A 75 anni si voleva soltanto godere un altro spicchio di vita con la moglie, gli amici. Si fa fatica ad analizzare quanto accaduto: perché rischiare di morire per uno sguardo, ammesso che ci sia stato – prosegue l’imprenditore, – è dura da metabolizzare".
Sulle condizioni, per il momento, non filtra molto ottimismo: "Sono in contatto con la moglie a Cisanello. Dopo una lunga e delicatissima operazione – prosegue Pistoresi – adesso è in terapia intensiva in coma, è molto grave. La sua vita è appesa ad un filo esile. Non ci resta che sperare che arrivino notizie migliori nelle prossime ore".
La gente chiede giustizia. Sul fronte delle indagini servono accertamenti. La polizia municipale sta collaborando con i carabinieri per mettere insieme tutti i tasselli di un puzzle che presenta però ancora situazioni da chiarire. Il comandante dei vigili urbani, Italo Pellegrini, in borghese, in sella alla sua bici, è stato uno dei primi ad arrivare dopo l’aggressione. Già nella immediatezza del fatto, sono stati acquisiti elementi necessari per risolvere il caso.
Sull’argomento ritorna anche il sindaco di Altopascio, Sara D’Ambrosio: "Una vicenda che ci tiene tutti ancora con il fiato sospeso, per il signor Pulcini e la sua famiglia ma anche per le indagini in corso. E’ infatti mia ferma convinzione che chi ha compiuto questo gesto debba essere punito, un gesto di una gravità folle e in quanto tale dovrà essere giudicato. Confido nel lavoro che stanno compiendo le forze dell’ordine per accertare l’identità del soggetto responsabile".
Massimo Stefanini