La florovivaista statuina nel presepe “E’ lei la figura simbolo del 2022“

Sintesi di artigianato e sostenibilità, è stata consegnata all’arcivescovo da Confartigianato e Coldiretti “Rapppresenta anche un tributo ad un comparto strategico per l’economia agricola toscana“

Si svela il “personaggio del presepe 2022“. Roberto Favilla, Direttore di Confartigianato Imprese Lucca e il Direttore di Coldiretti Lucca, Francesco Cianciulli, lo hanno ufficialmente consegnato all’arcivescovo Paolo Giulietti. L’iniziativa della Fondazione Symbola, è giunta al 3° anno, e prevede la distribuzione delle statuine in tutte le diocesi d’Italia con l’obiettivo di aggiungere al presepe figure che ci parlino di presente e futuro.

Dopo la statuina rappresentante un’infermiera, simbolo della lotta al Covid e una statuina più generica lo scorso anno, nel 2022 è stata scelta la florovivaista come simbolo di un’economia sempre più votata al “green”, che evita o limita al massimo l’uso di pesticidi e con un’attenzione particolare all’economia circolare. “Lo stretto rapporto della florovivaista con la propria terra – afferma Roberto Favilla - manifesta un legame virtuoso con l’ambiente circostante basato sulla cura ed il rispetto del contesto in cui si è collocati, principio cardine dell’Artigianato che ben si inserisce nei grandi temi odierni della transizione green, della tutela ambientale e del risparmio ed efficientamento energetico che comportano un miglioramento della qualità della vita”.

Il Direttore di Coldiretti Framcesco Cianciulli ha fatto presente come ci sia una riscoperta, anche da parte dei giovani, della terra e di tutto ciò che ad essa è collegato“. La florovivaista ha affrontato le difficoltà della pandemia e della guerra per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante l’aumento esponenziale dei costi energetici nei campi e nelle serre. Inserire questa “nuova” figura, simbolo delle imprese impegnate nella cura e manutenzione del nostro patrimonio verde e della biodiversità, in aderenza con l’enciclica “Laudato Sì” di Papa Francesco, è un’idea inedita per parlare di un’agricoltura plurale e differenziata, che produce cibo e insieme, beni immateriali indispensabili per la qualità della vita. La statuina è poi l’esaltazione dell’artigianato simbolo della sostenibilità espressa dagli artigiani e dalle piccole imprese e declinata su tre fronti: economico, sociale, ambientale.

L’arcivescovo Giulietti durante l’incontro ha sottolineato l’importanza del lavoro artigiano e della necessità di informare e formare i giovani sui mestieri artigiani sia per la funzione sociale che svolgono (a volte può essere più urgente reperire un idraulico od un muratore rispetto magari ad un medico o un ingegnere) e soprattutto perché è importante iniziare, fin da giovani studenti, ad avere confidenza con le abilità manuali in quanto è molto arduo affinare in età adulta tali abilità.

L.S.