LA FIATELLA DELLA STREGA
Fin alle medie ‘un c’eran classi miste.
Omini e donne stavan separati,
e ‘l primo giorno di liceo fu triste
per me, re de’bbaccelli imbarazzati.
Mi ritrovai al banchino ‘na ragazza,
e brutta da mori’; ma bella fiera.
Ne rimiravo l’imponente stazza
ma c’avea ‘n fiato che tirava ‘n tera.
E meno male che parlava pogo.
Ma ‘l tanfo c’era anche se respirava,
la faccia butterata da ‘no sfogo,
forse per l’aglio crudo che mangiava.
Poverina, ‘un si potea mia mette a’ rogo,
ma vella strega a me mi sconvogliava.
‘Un la poteo guarda’, però ero togo:
perchè ‘l mi’ gomitino la strusciava.
Potrebbe interessarti anche
Cronaca
Giornata a Palazzo Ducale con il ministro Zangrillo
Cronaca
Anziana cade da un muretto, è grave
Cronaca
"Fosse sempre così? Sarebbe bello. Ma servirebbero bus e parcheggi". Commercianti chiedono i servizi
Cronaca
Il suono dei clacson e la periferia
Cronaca
Stop al traffico in centro. Oggi per quattro ore un pomeriggio senza auto