La brevità nel giornalismo sportivo Da Gianni Brera agli highlights Poi teatro e calcio con Peppe Servillo

Conto alla rovescia per il “Festival della sintesi“ al Caffè delle Mura dall’8 all’11 giugno. Si alterneranno numerosi ospiti per parlare anche di letteratura, scienza, cinema.

Letteratura. Ma anche scienze e cinema con tanti ospiti di rilievo nazionale, tra cui Giovanni Minoli, Stefano Redaelli, Ernesto Ferrero, Giovanna Botteri e Francesca Fagnani. Ma il Festival della sintesi che sta per alzare il sipario nella splendida cornice del Caffè delle Mura (dall’8 all’11 - ingresso libero e gratuito) nei suoi incontri affronterà anche, tra gli altri, il tema dello sport. E naturalmente del calcio. E parlando di sintesi partiamo dalle parole: centrocampista, goleador, melina, tre termini del gergo calcistico, tre parole che racchiudono mille sfumature e suggestioni. Un lavoro di sintesi che dobbiamo a Gianni Brera, fra i più grandi giornalisti sportivi italiano di tutti i tempi, a cui si devono alcuni neologismi ormai entrati a tutti gli effetti nel vocabolario. Proprio a lui il Festival dedica una serata, giovedì alle 21.15 dal titolo “Gianni Brera, maestro di sintesi”. Protagonisti Andrea Maietti, giornalista e scrittore; Darwin Pastorin, giornalista e conduttore televisivo; Giorgio Simonelli, esperto di storia della tv e della radio, nonché grande appassionato di calcio, Nanni Delbecchi e Sirio Del Grande. Ma già nel pomeriggio di giovedì, alle 18.45, si parlerà di sport e di quel prezioso ed efficace lavoro di sintesi racchiuso negli highlights, i momenti salienti di una partita o di un avvenimento sportivo che in pochi secondi ci permettono di conoscere cosa è accaduto. Di questo si parlerà con Giorgio Simonelli, con il giornalista della Gazzetta dello Sport Claudio Arrigoni e con Pierluigi Pardo, giornalista e telecronista tra i più conosciuti nel nostro Paese.

Infine, sabato alle 18.45, poche ore prima della finale della Champions League, un cameo di sintesi nel teatro con Peppe Servillo, attore e cantante che porta a Lucca lo spettacolo “Il resto della settimana”. Servillo legge “La presa di Torino“, un racconto di Maurizio De Giovanni tratto dal libro “Il resto della settimana“, accompagnato da Cristiano Califano alla chitarra per l’esecuzione di alcune “canzoni sportive”. Un film in versi, un esilarante viaggio, una trasferta da sogno verso un’insperata vittoria del Napoli (che culminerà con la conquista del suo primo scudetto) di un eterogeneo manipolo di tifosi “malati” di tifo calcistico. Un ambiente osservato con ironia, acume e amore e con un occhio rivolto più alle gradinate che al campo di gioco.