
Vinto un bando per l’edilizia rurale da 120mila euro per la ristrutturazione della Baita Verde di Campo all’Orzo, struttura che risale alla metà dell’800 e fu costruita da contadini dediti alla coltivazione di patate e cerali. Nel 2008 il Comune ne acquisì la proprietà: l’immobile era un rudere su cui, nel corso degli anni, sono stati fatti interventi di ristrutturazione grazie all’associazione “Campallorzo“ che, da quell’anno, gestisce la Baita in comodato anche se gli interventi effettuati non garantiscono il totale recupero dell’edificio. Adesso il salto di qualità per permetterne tutto l’anno l’utilizzo, oggi limitato al solo periodo estivo, e renderla più fruibile. L’associazione ha quindi partecipato al bando Pnrr con il supporto del Comune, proprietario della struttura, con un progetto da 150mila euro.
L’esito è stato positivo, con il progetto finanziato all’80%, pari a 120 mila euro. L’intervento consiste nel recupero di due tetti crollati e attualmente riparati in modo precario, la creazione di una via d’uscita d’emergenza, di vano ad uso bivacco, di un impianto di smaltimento dei reflui e una cisterna per la raccolta delle acque piovane – la Baita non è servita dall’acquedotto – rendendo la struttura autosufficiente e idonea dal punto di vista igienico. È poi prevista l’installazione di una base di ricarica per le e-bike e l’allestimento di un piccolo museo, per tramandare la memoria delle attività contadine della zona, con attrezzature e manufatti artigianali d’epoca che ne tengano in vita l’importanza tradizionale e folkloristica. Il tutto a beneficio di una struttura vissuta e frequentato dagli amanti della montagna, e non solo, grazie anche alla manutenzione delle vie d’accesso e delle reti sentieristiche a cui si dedicano sia i volontari dell’associazione sia il Comune. Quest’ultimo, inoltre, ha rinnovato la concessione dell’immobile all’associazione – in scadenza nel 2023 – per altri 15 anni (fino, dunque, al 2038). I lavori inizieranno presumibilmente nel marzo 2023 e termineranno l’anno successivo. I materiali, data l’impossibilità di raggiungere facilmente l’immobile tramite veicoli, saranno portati in zona tramite teleferiche ed eventualmente con l’ausilio di un elicottero.
Isabella Piaceri