PAOLO MANDOLI
Cronaca

"Non possiamo entrare né in casa né in azienda, così è una beffa"

Anas chiede di pagare il passo carrabile sulle strade statali e di chiudere i cancelli. Cittadini furiosi: scatta la class action

Passo carrabile (Germogli)

Lucca, 4 dicembre 2015 - Una raffica di ingiunzioni per chiudere gli accessi sulle strade statali che consentono di raggiungere abitazioni o attività economiche. Attualmente sono sette le ordinanze ingiunzioni non impugnate che ha inviato la Prefettura ai proprietari di altrattanti accessi. L’ordine è quello di ripristinare la situazione precedente. E’ un fenomeno che presenta dimensioni potenzialmente enormi. Sono infatti centinaia i varchi aperti nel corso del tempo lungo le strade statali o comunque quelle che, in origine, erano state concepite come collegamenti rapidi e che, invece, sono state progressivamente sommerse dalle aperture verso proprietà provate.

«Nell'ultimo anno – dice uno dei proprietari che hanno ricevuto l’ordinanze ingiunzione della prefettura – molti cittadini le cui proprietà si affacciano su strade extraurbane secondarie hanno ricevuto la notifica di un verbale di accertamento con il quale viene contestato che stanno mantenendo in esercizio un accesso privo di autorizzazione, per quanto regolarmente costituito. Con il pagamento della sanzione amministrativa di 168 euro indicata nel verbale è prevista la sanzione accessoria del ripristino dei luoghi preesistenti. Questo comporta per il proprietario del fondo la demolizione dell’accesso alla proprietà». Si deve ricordare che gli accessi privi di autorizzazione, ma regolarmente costituiti, pertanto ritenuti oggi illegali consentono l’ingresso in abitazioni e immobili costruiti anche prima degli anni 70 sulla base di regolari licenze edilizie e dichiarati agibili.

La normativa vigente all’epoca consentiva di aprire accessi su strade extraurbane. In mancanza dell’autorizzazione, l’Anas prevede che possano essere richieste autorizzazioni successive a condizione che vengano rispettate le leggi vigenti. Per far fronte a quella che si annuncia una battaglia da portare in Parlamento per far modificare la legge a Lucca si è costituito un comitato il cui referente è il signor Gabriele. «Chi si trova in questa drammatica situazione può chiamarmi – dice Gabriele – al numero 331.8125156. Cercheremo di fare tutto il possibile per far valere i nostri diritti. Oggi gli accessi nelle strade extraurbane secondarie che non sono costituiti a distanza di almeno 100 metri gli uni dagli altri, sono illeciti. Per noi il non consentire al cittadino di ottenere una successiva autorizzazione perché il suo accesso si trova a distanza inferiore rispetto a quella prevista dall’attuale normativa, è lesivo del diritto di uguaglianza e del diritto alla tutela della proprietà privata».

Da evidenziare che l’obbligo del ripristino dei luoghi riguarda abitazioni e capannoni acquistati o costruiti onestamente e regolarmente sui quali è stato o si sta ancora pagando un mutuo. Per l’accesso in casa propria il cittadino dovrà creare un ingresso comune con il vicino che sarà «obbligato» a concedere tale richiesta; oppure creare un passaggio pedonale per l’accesso al fondo dove esista un accesso per l’ingresso.