REDAZIONE LUCCA

Infermieri, l’annus horribilis lascia il segno

Guadalupe Capizzano (presidente Opi): “L’emergenza ha travolto i valori, inflitto ferite, ma ci offre il regalo immenso di tanti sorrisi“

Ore 10 del 12 maggio 2021. E’ l’ora X della Giornata nazionale dell’infermiere che, significativamente, vedrà pubblicato sulla pagina Facebook dell’Opi Lucca, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche, un video intenso, un’onda d’urto fortemente emozionale. Nel silenzio – che rappresenta questo lungo anno fatto di isolamento –, con il solo sottofondo delle suggestive noti de “La Cura“ di Battiato, e poi immagini a rullo, quelle che mille volte più di ogni parola raccontano la dura battaglia al Covid. Tre minuti che racchiudono la storia di un anno difficile ma ricco di doni per chi ha contribuito a “strappare un sorriso” o a donare una parola di conforto ai pazienti colpiti da Covid 19.

“Tanti si sono accorti di noi solo oggi, per quelle immagini con gli scafandri addosso, per i volti segnati, ma noi come infermieri siamo sempre stati in prima linea, ogni giorno ha sempre avuto la sua emergenza – sottolinea Guadalupe Capizzano, presidente OPI Lucca, in forza all’Ospedale Versilia –. Certo la pandemia è stata un vortice che ha rovesciato anche i nostri valori, i punti fermi della nostra professione. Da sempre siamo ponte tra paziente e parenti, invece l’isolamento ha interrotto o comunque affievolito quel canale comunicativo, non è stato facile adeguarsi“.

La cosa più straziante per lei?

“Per me come per tutti i colleghi, e discende da ciò che dicevo prima, l’isolamento forzato del ricoverato per Covid: la morte che sopravviene in solitudine, disumana. E comunque, sempre, la morte stessa. C’è chi teorizza che i camici bianchi ci si abituano: non è vero. Ogni perdita è un dolore profondo, una frustrazione. Ti metteresti a piangere, tante volte, ma sai che non lo puoi fare“.

Lei ha mai preso il virus?

“No, sono vaccinata, come tutto il personale. So che qualcuno si è infettato ugualmente, le varianti sono un problema. E anche la stanchezza, lo stress fisico e emotivo, non aiutano“.

Ieri eroi e oggi?

“Se si riferisce alla questione della retribuzione è un problema vecchio e purtroppo sempre presente. In altri paesi il ruolo dell’infermiere è diverso. E poi guardi, questo lavoro non si fa per lo stipendio. Quei piccoli omaggi, i fiori, i pasticcini, che la gente comune ci ha donato in questo ultimo anno, scaldano il cuore più di ogni altra cosa“.

Contagi e ricoveri stanno calando, la svolta è vicina?

“Senz’altro significa che attenzione e vaccini stanno dando il risultato ma non si può mollare la guardia. L’Opi di Lucca ha sostenuto fin dall’inizio della Campagna vaccinale l’azione di governo nazionale e regionale, consegnando nei vari centri di vaccinazione della provincia una spilla “IO mi vaccino” come segno di riconoscimento per tutto ciò che fanno gli infermieri ogni giorno per le nostre comunità“.

Quanto conta la prevenzione e quanto il tipo di cura?

“La prevenzione delle malattie e l’educazione sanitaria, insieme all’assistenza dei malati e dei disabili, sono le principali funzioni dell’infermiere. Gli stili di vita sono importantissimi, per questo l’infermiere attiva e mantiene la rete di rapporti tra servizi e operatori. La terapia è importante, ma, come dico sempre, dove non arriva la scienza deve arrivare la persona“.

In che misura?

“Il sistema immunitario si nutre anche di gioia di vivere, per qualcuno anche di spiritualità. Lo stato d’animo è importante nella risposta, può fare la differenza“.

Un’esperienza in prima linea nella pandemia è formazione allo stato puro. Ha ambizioni?

“Da neo diplomata ho vinto una borsa di studio e sono stata per 10 anni al Cnr di Pisa , prima ho maturato una laurea di primo livello a Pisa, di secondo a Firenze, e una laurea anche in Scienze della Formazione, più due master. Sono stata in molte missioni all’estero, in Eritrea, nella Striscia di Gaza. Sono da anni al Versilia, tra poco sarò assegnata alla terapia intensiva, esattamente dove vorrei essere“.

Laura Sartini