Infermiera trova un messaggio: "Grazie per il Covid che ogni giorno ci porti"

La donna, che ha trovato il messaggio anonimo nella cassetta della posta, ha segnalato l'episodio ai carabinieri. "Ci sono rimasta male. Mi sono sentita ferita e denigrata"

Infermieri al lavoro (foto generica - Germogli)

Infermieri al lavoro (foto generica - Germogli)

Lucca, 22 aprile 2020 - "Grazie per il Covid che tutti i giorni ci porti in corte. Ricordati che ci sono anziani e bambini, grazie". E' questo il contenuto di un cartello recapitato in forma anonima nella cassetta delle lettere del condominio dove abita Damiana Barsotti, 48 anni, infermiera che lavora nel reparto di malattie infettive dell'ospedale San Luca di Lucca.

A denunciare pubblicamente l'accaduto è stata la stessa infermiera che, quando, al rientro dopo un turno notturno di lavoro in ospedale, ha trovato il messaggio, ha prontamente segnalato l'episodio ai carabinieri. "Ci sono rimasta male. Mi sono sentita ferita e denigrata. I miei vicini sanno che lavoro come infermiera e non avrei mai immaginato di essere presa di mira per questo", dice. "Ne ho parlato anche con le mie colleghe del reparto e mi hanno rincuorato - aggiunge - mi hanno detto 'non ti curar di loro, sei una persona che vale'. Ma non credo di meritare un simile trattamento".

Non sono mancate le parole di solidarietà del presidente Enrico Rossi: «Gli operatori sanitari rappresentano un punto di riferimento per il sistema sanitario e per la società, soprattutto in una difficile emergenza come quella che stiamo vivendo in questi mesi. Non posso che condannare ciò che è successo a un'operatrice della sanità impegnata nella battaglia contro il virus». «Ferisce quanto è successo, è una ferita per tutti i suoi colleghi e per tutti noi - prosegue Rossi in una nota - tutti noi dobbiamo stringerci intorno a chi sta combattendo per la nostra salute, con la sua professionalità e la sua dedizione, prendendosi cura di chi ha bisogno, difendendo la risorsa ospedale e contrastando la malattia». Per Rossi, la paura del contagio in una situazione così particolare non deve prestare il fianco alla crescita dell'egoismo sociale. Ma oggi voglio dire soprattutto che siamo tutti con Damiana. Così come con tutti gli operatori della sanità che in queste settimane sono state oggetto di discriminazione. La Toscana è con le donne e gli uomini che che combattono contro il coronavirus". 

Stefano Baccelli, consigliere regionale Pd e presidente della IV Commissione consiliare in merito a quanto accaduto a Damiana Barsotti, ha dichiarato: "Voglio esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza a Damiana Barsotti, che si è vista recapitare nella cassetta delle lettere della propria abitazione un messaggio semplicemente indegno di un Paese civile. Chi come Damiana Barsotti con professionalità e dedizione, mettendo a rischio la propria salute e la propria vita, porta avanti ogni giorno nelle corsie dei nostri ospedali una dura battaglia per curare i pazienti affetti da Covid-19 andrebbe solo ringraziato e sostenuto in ogni modo possibile. Ferisce, invece, sapere che in questa emergenza sanitaria in cui tutti noi siamo esposti e coinvolti ci sia chi trova spazio e tempo per compiere azioni vili e vergognose come questa". "Il nostro territorio - ha aggiunto Baccelli - è stato duramente colpito dalla diffusione del Covid-19: ci sono state decine di morti e tante persone sono ancora ricoverate negli ospedali in gravi condizioni. Il lavoro di tutto il personale sanitario è stato encomiabile, difficilmente le parole possono bastare per esprimergli la nostra profonda gratitudine: ogni gesto che possa arrecare loro un'offesa o una discriminazione è giusto che venga portato alla luce affinché chi di competenza faccia chiarezza e venga stigmatizzato dalla collettività. Quella lucchese è un comunità che è stata pesantemente messa alla prova da questo virus: riusciremo a rialzarci restando uniti, grazie all'impegno delle istituzioni a tutti i livelli, di ogni singolo cittadino, e di quella solidarietà che tra la nostra gente non è mai venuta meno".