
L’incendio alla Essity di Porcari di domenica scorsa (foto Alcide)
Porcari (Lucca), 17 marzo 2023 - Per il momento l’azienda prova a ripartire da sola e senza il ricorso ad ammortizzatori sociali. E’ quanto emerso durante la visita del consigliere regionale delegato al lavoro e che si occupa di criticità aziendali, Valerio Fabiani, alla Essity di Porcari, dove domenica scorsa è andato in fumo un magazzino di prodotto finito del tissue di circa settemila metri quadrati in via Bernardini, con danni ingenti per l’impresa. Superata la fase dell’emergenza, spento e domato il rogo di vastissime proporzioni, in attesa di sviluppi sulle indagini e le verifiche tecniche per determinare le cause del disastro e appurato, per fortuna, che non vi sono preoccupazioni a livello ambientale, da Firenze è partita la macchina che si attiva solitamente quando vi sono situazioni che possono avere riflessi occupazionali e che può offrire sostegno ai lavoratori coinvolti.
Per la multinazionale svedese, ex Sca, con stabilimenti a Porcari, Altopascio e Collodi in Valdinievole, servirà tempo per ripartire nello stabilimento porcarese. Intanto però prova a farcela da sola, approfittando di questa fase per far svolgere corsi di formazione ai dipendenti ad esempio.
Tra l’altro, proprio nei giorni scorsi, l’8 marzo, quattro giorni prima dell’incendio, nel summit con i sindacati, l’impresa aveva ribadito di non volere nessun esubero, di perseguire l’aumento dei volumi produttivi, con nuovi impianti e creazione di ulteriori opportunità occupazionali.
Tutto ciò alla luce di un fatto, di un cambiamento che era in atto. Nel 2021 Essity ha creato una divisione Consumer Tissue Private Label ed avviate le procedure per la cessione di ramo d’azienda, cui seguirà la creazione di un soggetto giuridico per la nuova Divisione Private Label, con marchio privato del rivenditore, a partire dal primo aprile. Una divisione distinta dal progetto cosiddetto Brand, che funzionerà per Altopascio. Tutto ciò era stato oggetto dell’incontro con i sindacati in Confindustria.
Adesso bisognerà capire se questo scenario potrà andare in porto e con quali tempistiche. All’incontro tra Essity e Fabiani (che poi si è recato all’ex Alival, ora Lactalis, di Ponte Buggianese dove sono in atto trenta licenziamenti e con qualche addetto che forse verrà recuperato nella fabbrica ex Alival, sempre a Porcari), era presente anche il sindaco, Leonardo Fornaciari, il quale ha seguito da vicino l’incendio e confermato che il Comune farà la sua parte, se ci sarà bisogno.