REDAZIONE LUCCA

Inaugurata la nuova scuola primaria e dell’infanzia di Camporgiano

Inaugurata nuova Scuola Primaria e dell’Infanzia a Camporgiano con fondi pubblici e contributi locali per garantire sicurezza e modernità agli studenti. Presenza di autorità regionali e locali alla cerimonia.

Inaugurata la nuova scuola primaria e dell’infanzia di Camporgiano

È stata inaugurata la nuova Scuola Primaria e dell’Infanzia di Camporgiano con un intervento da oltre 1 milione e 300 mila euro, realizzato con i fondi dei Mutui Bei per l’Edilizia Scolastica del Ministero dell’Istruzione e del Merito, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e risorse del Comune di Camporgiano. Una struttura più sicura, ma anche esteticamente più bella, dotata di ambienti accoglienti e all’avanguardia sotto il profilo tecnologico. "Se è vero – ha affermato il sindaco del Comune di Camporgiano Francesco Pifferi Guasparini –che nella scuola si decide il livello di civiltà di un popolo e si forma la coscienza di quel popolo, come diceva Piero Calamandrei, noi riteniamo veramente di aver investito non solo sulla sicurezza dei nostri figli per evitare che si ripetano tragedie, ad esempio, come quella di San Giuliano di Puglia non tanti anni fa".

Al taglio del nastro erano presenti, oltre all’amministrazione comunale, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore regionale Stefano Baccelli, i consiglieri regionali Mario Puppa e Vittorio Fantozzi, il presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Andrea Tagliasacchi e diversi sindaci e amministratori della Garfagnana.

Hanno partecipato alla cerimonia inaugurale anche la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Castelnuovo Giovanna Puccetti, gli alunni di due classi della Scuola Secondaria di Primo Grado e moltissimi docenti. Un’opera importante se si pensa alla sismicità della Garfagnana, classificata come zona a rischio. Ancora più importante se si tiene conto che l’ultimo report pubblicato sull’edilizia scolastica riporta come, su circa 42 mila edifici scolastici pubblici in Italia, oltre il 54 per cento non è agibile e, di questi, almeno 10 mila dovrebbero addirittura essere demoliti.

Dino Magistrelli