La ridda di polemiche in seguito alla decisione della giunta del Comune di Lucca di mettere mano ai nuovi prezzi dell’imposta di soggiorno, sembra essere sopita. Passate le lamentele delle organizzazioni di categoria che non hanno preso bene la recente delibera adottata dalla giunta guidata da Mario Pardini, rimane adesso l’inevitabile attesa. Per capire, insomma, se l’aumento – oggettivamente un po’ al di sopra di altre città d’arte della Toscana, eccetto la “fuoriclasse” Firenze – potrà avere effetti restrittivi sulle presenze nel territorio comunale. Francamente, dati alla mano e, soprattutto, alla luce di eventi molto importanti e attrattivi, dubitiamo che la decisione possa produrre effetti negativi. Lucca attrae turismo: lo dice la sua bellezza, innanzitutto, e lo dicono i dati. Lo confermano poi i flussi monitorati a livello regionale che parlano, per l’anno appena trascorso, di un +12,4% di presenze con il grande ritorno del turismo straniero. E lo evidenziano i numeri che la nostra città, ormai da anni, in un crescendo di turisti che vi soggiornano, che non lascerebbe certo ipotizzare un calo di pernottamenti (perché la tassa di soggiorno è su questo che si applica) basata sul ritocco applicato sull’imposta. E poi ci sono le tante iniziative: dal Summer Festival a Comics&Games, da Pianeta Terra Festival al Settembre lucchese con le attività connesse ai “Lucchesi nel Mondo”, a tante altre manifestazioni già consolidate e di nuova progettazione che fanno registrare – senza soluzione di continuità – il tutto esaurito. Lucca, ha così stabilito di introdurre la tassa di soggiorno per gli alberghi di 1, 2 e 3 stelle dove si pagheranno 2,50 euro, 4 stelle 3,50 euro e 5 stelle 4 euro. Campeggi e ostelli a 2 euro e altre struture diverse a 2,50 euro. Da intendersi, naturalmente, a persona fatte salve le fasce di età esentate dal pagamento. Vediamo ora quanto si paga nelle città d’arte a noi vicine. A Pisa, albergo a 1 stella 1 euro, 2 e 3 stelle 1,50 euro e 4 e 5 stelle a 2 euro. Gli ostelli a 1 euro e le case per ferie a 2 euro. Affittacamere e residenze d’epoca, da 1.50 a 2 euro di tassa di soggiorno. A Siena si pagano da 1.50 a 2,50 euro a persona fino a un hotel 4 stelle e da 3 a 5 euro per un 5 stelle; ostelli a 1 euro e altre strutture a 2 euro. Ad Arezzo, invece, si parte da 1 euro, passando da 1,50 per arrivare a 3 euro a persona. Firenze, come dicevamo, sbanca: hotel a 1 stella, 3 euro di tassa di soggiorno, 2 stelle 4 euro, 3 stelle, 4.50 euro, 4 stelle, 4.90 euro e 5 stelle 5 euro; ostelli a 3 euro case per ferie a 3 euro a persona. Lucca, in effetti, si colloca al secondo posto, almeno delle città d’arte più visitate dai turisti e dove, lo ribadiamo, ci si ferma maggiormente a soggiornare, quindi a dormire. La norma sull’imposta di soggiorno è applicata a persona nei confronti di chi alloggia nelle strutture ricettive dei territori che sono stati classificati come, appunto, località turistiche o città d’arte. Tutti in attesa, allora, di capire se il ritocco dei prezzi potrà determinare un calo di presenze: c’è da scommettere che non sarà così per una Lucca il cui fascino non si lascerà condizionare da pochi euro in più da versare nelle casse comunali. Maurizio Guccione