L’assessore Barsanti ha ripetutamente spiegato in consiglio la situazione degli impianti sportivi. L’opposizione dovrebbe avere almeno il pudore di non parlare di sport dopo 10 anni di gestione Pd": lo sottolinea in una nota il movimento Difendere Lucca che fa parte della maggioranza comunale e che ricorda come l’impiantistica sportiva sia stata per anni lasciata in totale abbandono con il centrosinistra al governo della città.
"Il Pd – si legge nella nota – ha lasciato all’abbandono i campi da calcio, ha dato in concessione impianti in violazione delle norme di sicurezza, non ha speso un euro in manutenzione o interventi, ha provocato l’anarchia nelle concessioni e nella gestione degli stessi e ha difeso l’illegalità e gli abusivismi come nel caso di San Cassiano. Nonostante questo ha ancora il coraggio di parlare e criticare l’operato dell’assessore Barsanti che sta lavorando da un anno e mezzo per rimediare al disastro ereditato".
Difendere Lucca risponde anche alla nota dell’esponente Pd Chiara Martini che era tornata alla carica sulla destinazione di alcuni impianti comunali per il calcio.
"L’intervento di Chiara Martini – continua la nota – è imbarazzante. La stessa consigliera, infatti, fa finta di dimenticare come l’assessore allo sport abbia più volte replicato, in consiglio e sulla stampa, alle ripetitive accuse mosse dal Pd sui campi da calcio, prontamente smontate e sbugiardate ogni volta e come abbia, più volte, illustrato sia le motivazioni della chiusura del campo di Carignano, sia la situazione complessiva degli impianti da calcio, come si può evincere dalle registrazioni dei consigli comunali o le verbalizzazioni delle commissioni consiliari. Il Pd continua quindi a ripetere domande che hanno già trovato risposta, facendo fare grame figure ai consiglieri che di volta in volta si prestano a questo teatrino. Incapaci quando erano al governo, scorretti quando sono all’opposizione: questa la condizione del carrozzone Pd. Siamo comunque a disposizione per dare ripetizioni ai ripetenti del Pd, sia sul piano sportivo che sul piano della correttezza".