Chi sono, oggi, i nuovi orfani? Se ne parlerà domani nel corso del convegno promosso dal Villaggio del Fanciullo in occasione dei 75 anni della sua fondazione. "Oggi – si legge in una nota del Villaggio – per orfani si intendono giovani che per varie vicissitudini si vengono a trovare in privazione di una o più delle situazioni che consentirebbero il regolare sviluppo del proprio futuro".
Al mutare delle condizioni generali del Paese, si sono dovute adattare anche le “reazioni” su come far fronte al cambiamento. Cosicché, come spiegano gli organizzatori del convegno, "il Villaggio sotto la guida di don Enzo Tambellini e don Diomede Caselli, ha offerto ai ragazzi che ne avevano bisogno l’opportunità di studiare e formarsi per minori provenienti da famiglie con disagio economico negli anni ‘50 e ‘60; poi il disagio è diventato più sociale ed educativo negli anni ‘70 e ‘80 quando fondamentale è divenuto il rapporto con i servizi sociali del territorio; poi dagli anni ‘90 sono cominciati ad arrivare, accanto ai ragazzi italiani, numerosi stranieri e negli anni 2000 sempre più numerosi sono stati i minori stranieri non accompagnati: il Villaggio è così diventato un laboratorio interculturale".
Dopo 75 anni, il convegno si interrogherà su un concetto: è ancora utile un luogo di accoglienza ed educazione come il Villaggio del Fanciullo, dove la colonna portante è rappresentata dal volontariato? Ed è utile per chi? Il momento di confronto inizierà stamattina con orario 9.30 – 12.30 alla Casa del Boia sulle Mura. Introdurrà i lavori Alessandro Melosi, presidente della Fondazione Villaggio del Fanciullo. A seguire interverranno Raffaele Domenici, esperto di istituti per l’infanzia abbandonata del Novecento a Lucca ed autore dell’omonimo testo uscito per i tipi di Maria Pacini Fazzi editore. Si articoleranno, poi, i contributi degli ex ragazzi del Villaggio, Francesco Cecchi, autore di un’interessante raccolta di pensieri e poesie, e Francesco Ristori e Paolo Marchi, attuale presidente dell’Associazione Amici del Villaggio. A seguire, la garante dell’infanzia e adolescenza del Comune e volontaria del Villaggio, Elena Baroni e il direttore del Villaggio Don Leonardo Della Nina. Molta attesa poi, per la chiusura dei lavori affidata all’arcivescovo Paolo Giulietti il quale, verosimilmente, imposterà il suo intervento sul futuro, rispondendo all’interrogativo del convegno, chi sono, oggi, alla luce di un mondo cambiato, i nuovi orfani.
Mau.Guc.