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Il vaccino Pfizer a nonna Milena, 97 anni

Prima dose nell’ambulatorio del dottor Landi: “Sto bene e sono felice, lo aspettavo con ansia. Dobbiamo sconfiggere il mostro“

LUCCA

Primi vaccinati tra gli ultra ottantenni lucchesi, sei per ogni medico di famiglia per questa settimana. Anche se nello specifico sono quasi tutti ultranovantenni: da protocollo con la Regione i medici di famiglia procedono infatti in ordine anagrafico a partire dai pazienti più anziani. E’ stata sicuramente tra le primissime in provincia a rompere gli indugi, nonna Milena, 97 anni anni. Ieri mattina, forse con un po’ di emozione, si è presentata puntuale all’appuntamento nell’ambulatorio del suo medico, il dottor Alberto Landi dello studio dell’Ase (Area Medica Euroipa) a Lammari, assistita anche dallo staff. Era tranquilla e anzi felice di essere giunta a questo momento “liberatorio“. “Lo aspettavo a dir la verità – dice – e quando il medico, qualche giorno fa, mi ha fissato l’appuntamento non ho avuto nessun dubbio. Dobbiamo liberarci di questo “mostro““. Nonna Milena prima di ricevere l’iniezione della dose di Pfizer ha ovviamente dovuto rispondere alle domande di rito anche inerenti al suo quadro clinico. E quando si è trattato di dichiarare le malattie pregresse è dovuta andare a ripescare nei cassetti della memoria, a un bel po’ di decenni fa: “Ho avuto la difterite“, ha detto candidamente. Chi ha passato la difterite (in questo caso il vaccino era stato reso obbligatorio nel 1939) certo non avrebbe immaginato di trovarsi – nel nuovo secolo – a tu per tu con questo “mostro“ a mille teste, come giustamente lo definisce lei. Reazioni al vaccino? Nessuna. Nemmeno il braccio lievemente dolente nel punto dell’iniezione. Nessun senso di spossatezza, febbre neanche a parlarne. E ora ha l’appuntamento per lei è intorno alla metà marzo per la seconda dose. Una corsa contro il tempo, con le forniture dei vaccini che, invece, arrivano a singhiozzo. Le nuove dosi di AstraZeneca – che adesso è possibile somministrare da 18 anni compiuti fino a 65– arriveranno non prima di marzo. Al momento le categorie coinvolte con questa tipologia di vaccino sono: personale scolastico e universitario, docente e non docente, di ogni ordine e grado; forze armate e di polizia (forze armate, polizia di stato, guardia di finanza, vigili del fuoco, polizia municipale, polizie locali…); personale degli uffici giudiziari. Con le prossime forniture si aprirà anche alle altre categorie che rientrano sempre in questa fase, in merito alle quali è in corso un approfondimento anche a livello nazionale.

Inoltre una nuova fornitura di 44.460 dosi da parte di Pfizer-BioNTech è in queste ore in fase di consegna in Toscana: 30mila dosi saranno subito destinate per le prime somministrazioni di vaccino agli ultraottantenni, le restanti 14.460 saranno riservate ai richiami. I medici di medicina generale possono già prenotare le dosi, destinate ai loro assistiti over 80, sul portale regionale dedicato. Le loro agende sono aperte per fissare gli appuntamenti della prossima settimana. Saranno i medici di medicina generale a contattare i loro assistiti ultraottantenni, per concordare orario e data dell’appuntamento per la prima somministrazione del vaccino.

Laura Sartini