Il vaccinato "record"

Arturo Grotti si è spento a 97 anni per cause naturali. Era stato il primo a ricevere la doppia dose di Pfizer

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E’ morto il primo anziano che era stato vaccinato a Camaiore. Non a causa del vaccino, comunque, e nemmeno per il Covid. Aveva voluto testardamente fare il vaccino: Arturo Grotti, 97 anni, calzolaio storico di Camaiore, è deceduto ieri dopo aver inaugurato l’antidoto tra gli anziani della città.

Sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale, solo l’età lo ha sconfitto. Lo piange la moglie Laura dopo una vita insieme e lo piangono i due amati figli. Protagonista il 2 marzo scorso della prima iniezione di Pfizer, Grotti, nato il 30 settembre 1923, sarà ricordato con affetto in paese per aver aperto una delle prime botteghe di riparazione di scarpe. Dalla ridente frazione di San Rocco alla Pieve, Arturo si era recato, accompagnato dai figli Mario e Rossana, presso lo studio del dottor Stefano Vitali, un medico d’altri tempi, che ha fatto della propria professione una passione e una missione all’insegna della cura non solo del corpo, ma anche dell’anima del prossimo.

Una piccola, indolore iniezione e il vaccino aveva cominciato a circolare regalando un sorriso ad Arturo: nell’anno della sua nascita Marcel Proust aveva scritto appena due romanzi della Recherche, Hitler era ancora un mediocre studentello di disegno viennese, mentre il morbillo mieteva ancora migliaia di vittime in tutta Europa, la difterite uccideva bambini inermi e la poliomelite si portava via un gran numero di persone con difficoltà polmonari. Tutte malattie epidemiche totalmente scomparse o quasi nei paesi occidentali, e che oggi sono per fortuna sbiaditi reperti storici per impolverate cartoline scientifiche. A gioire per la vaccinazione era stata la moglie Laura Maggi, nata qualche anno dopo, in attesa paziente del suo turno.

I.P.