
di Daniele Masseglia
Fiamme sprigionate ad oltre seicento gradi di temperatura, tanto da fondere anche i termosifoni in ghisa. E’ stato un inferno quello che sabato notte si è scatenato in via Ficalucci, a Fiumetto, concluso con la devastazione di una palazzina di quattro piani adibita ad alloggi popolari per un totale di otto appartamenti fuori uso, altrettante famiglie sfollate (17 persone in tutto), una disabile di 80 anni con il 50% di ustioni sul corpo, un vigile del fuoco ferito alle mani per aver messo in salvo senza guanti l’anziana e due inquilini intossicati, più un gatto trovato senza vita.
Sarà diversa però la tempistica per il rientro delle famiglie nelle abitazioni. I quattro appartamenti lato monti, sebbene integri, sono interdetti per motivi di sicurezza vista la necessità di verifiche sul vano scale e di staccare le utenze. Queste saranno ripristinate un po’ alla volta quando ci saranno le condizioni: la previsione è che le famiglie, alcune delle quali sistemate in albergo dal Comune o trasferite da alcuni parenti, possano rientrare non prima del 22 settembre o del 1° ottobre. Molto peggio le condizioni dei quattro appartamenti lato mare, di cui tre devastati e quello al piano terra rimasto integro ma con l’incognita del soffitto (saranno effettuate delle verifiche): per loro si parla di un arco di tempo che va da sei mesi fino addirittura ad un anno. Sulle cause dell’incendio intervengono i familiari di Francesco Cozzolino, l’82enne deceduto sabato sera intorno alle 22 per una malattia. L’incendio era scoppiato nella sua abitazione, in cui viveva con la moglie e uno dei tre figli, durante la veglia funebre. "Non avevamo candele in casa – spiegano – anche perché il nostro caro era deceduto da poche ore. Ci siamo subito prodigati a chiamare i parenti, senza pensare a candele o cose del genere. L’incendio è partito da una cameretta in cui erano stati riposti gli oggetti che gli appartenevano, incluse le sedie a rotelle. Uno di noi ha lanciato una coperta sulle fiamme, ma non è bastata. Quando l’incendio è aumentato d’intensità abbiamo avvisato i vicini". In merito all’alloggio dei Cozzolino, il comando provinciale dei vigili del fuoco (a cui vanno i ringraziamenti del Comune per il provvidenziale intervento) in queste ore inoltrerà all’autorità giudiziaria la richiesta di sequestro dell’abitazione per consentire di effettuare rilievi più dettagliati, con la relazione conclusiva attesa per il fine settimana. Erp, infine, da parte sua sta provvedendo ai lavori di messa in sicurezza della struttura oltre a consentire alle famiglie evacuate di recuperare i propri beni.