
Siglato ieri l’accordo per il recupero del Ponte dei Frati, che sarà inserito in un percorso ciclabile che i Comuni di Lucca e Capannori vogliono realizzare. Costruito nel 1812, non più praticabile dagli anni ’70, la struttura in ferro è gravemente compromessa, ma il ponte tornerà a nuova vita permettendo ancora di attraversare su due ruote o a piedi, il canale Ozzeri, nella zona tra Guamo e Pontetetto. I due Comuni, insieme al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord e al ‘Comitato per il recupero e la valorizzazione del Ponte dei Frati’ hanno firmato un protocollo di intesa, per procedere alla progettazione dell’intervento di recupero e valorizzazione, unitamente alla realizzazione di un percorso ciclopedonale che colleghi le zona di Guamo alla già esistente pista ciclabile di Pontetetto, oltre ad un itinerario nel verde, tra via di Sottomonte e via Santeschi. A presentare l’iniziative l’assessore alla mobilità del Comune di Capannori, Giordano Del Chiaro, quello del Comune di Lucca, Gabriele Bove, insieme al consigliere comunale Gianni Giannini, al presidente del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord Ismaele Ridolfi, al consigliere Claudio Ghilardi, con Angelo Nerli, presidente del ‘Comitato per il recupero e la valorizzazione del Ponte dei Frati’.
"Lo scopo è favorire la connessione tra le proprie piste ciclabili - affermano gli assessori Del Chiaro e Bove per realizzare una ‘rete’ capace di drenare una parte della mobilità connessa agli spostamenti a breve e medio raggio, oltre ad un interesse turistico e di fruibilità del territorio. Tra questi percorsi si collocano le piste ciclabili realizzate lungo la via Francigena, la pista ciclabile che verrà realizzata lungo il percorso dell’acquedotto Nottolini e le piste ciclabili lungo l’itinerario Lucca-Pontedera".
"I nostri fiumi sono incontri di comunità e di memoria – sottolineano il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi e il consigliere dell’Ente, Claudio Ghilardi – anche per questo, siamo convinti, sia importante il pieno recupero delle opere che li caratterizzano: questo è il caso del Ponte dei Frati". Insieme al percorso sarà ripristinata anche la lapide che ricorda i partigiani che portarono il messaggio agli alleati di non bombardare la città perché l’avrebbero liberata loro dai nazi fascisti, oggi non proprio valorizzata. Soddisfatto del protocollo che sancisce il via dell’iter per il recupero e la valorizzazione del Ponte dei Frati, come sollecitato da tempo anche il presidente del Comitato cittadino, Angelo Nerli. Ora i Comuni si adopereranno al reperimento e stanziamento delle risorse economiche e dei finanziamenti necessari alla progettazione e alla realizzazione delle opere, anche tramite la partecipazione a specifici bandi.
Barbara Di Cesare