Il ministro Zangrillo: "Stop burocrazia per imprese e “Pa“. Spazio ai nativi digitali"

A Palazzo Ducale l’ottava tappa della campagna pro fondi Pnrr “Obiettivo abbattere 600 procedure burocratiche entro il 2026. Nuove piattaforme per tagliare tempi di attesa e aiutare la formazione“ .

Il ministro Zangrillo: "Stop burocrazia  per imprese e “Pa“. Spazio ai nativi digitali"

Il ministro Zangrillo: "Stop burocrazia per imprese e “Pa“. Spazio ai nativi digitali"

Tutti contro uno. Il nemico trasversale, riconosciuto come tale da destra a sinistra, è la burocrazia, freno della pubblica amministrazione e dell’impresa. “Negli ultimi dieci anni l’età media nella pubblica amministrazione, che conta oltre 3 milioni di dipendenti, si è alzata di 7 anni, da 43 a 50 anni – ha premesso il ministro Paolo Zangrillo che ieri a Palazzo Ducale ha aperto a Lucca l’ottava tappa della sua campagna “Facciamo semplice l’Italia“ –. I nativi digitali sono essenziali per procedere nel percorso dello snellimento. Ho lanciato questo slogan “più che un posto fisso un posto figo“ – e qui a Palazzo Ducale è scattato l’applauso – . I giovani chiedono formazione, stimoli, riconoscimento del merito. La pubblica amministrazione ha le carte per rispondere a tutto questo. Nulla impedisce di gestirla come un’azienda privata dove si respira motivazione e senso di appartenenza“. La mission dichiarata dal ministro è abbattere 600 ostacoli burocratici entro il 2026.

“Le nostre tempistiche oggi non sono allineate con quelle del Pnrr, di qui l’urgenza di semplificare– ha aggiunto il ministro –. Per sapere l’esito di un concorso pubblico occorrono due anni. Attraverso il portale In.Pa abbiamo contratto le attese fino a un massimo di 6 mesi. La Formazione oggi nella pubblica amministrazione è di 3-4 ore l’anno, un dato allucinante. Con la piattaforma Syllabus, a cui sono già iscritti 6.500 dipendenti, oggi si può intraprendere un percorso formativo cucito su misura. Oggi in Italia per un’opera di 5 milioni ci vogliono 10 anni. Il Pnrr ci chiede velocità, quindi lo stop alle ridondanze della burocrazia è un imperativo“. “Qui oggi a Lucca, e di questo ringrazio il sindaco, siamo all’ottavo appuntamento di un percorso a cui teniamo molto, perché semplificare la burocrazia significa accelerare quel processo di modernizzazione e di innovazione della PA che è un elemento abilitante per il funzionamento della macchina statale“.

“La vera novità di questo approccio alla semplificazione sta nel metodo – ha aggiunto il ministro Zangrillo – . Abbiamo condiviso l’idea che sia necessario realizzarla non con una dinamica da laboratorio, chiusi nei nostri uffici romani, ma cercando invece l’ascolto, per comprendere le priorità e condividere le soluzioni più opportune a realizzare questo importante obiettivo“.

La tabella di marcia è a tappe serrate: il Pnrr prevede 600 semplificazioni entro giugno 2026, le prime 200 entro il 2024, che il ministro Zangrillo ha chiesto di anticipare di un anno, alla fine del 2023: “È una sfida molto rilevante, complessa, ma necessaria - ha aggiunto - se vogliamo guardare al futuro del nostro Paese con fiducia. Dobbiamo essere capaci di semplificare tutte le complessità che nel tempo sono diventate complicazioni e tornare così ad avere una burocrazia che non sia più percepita come un ostacolo ma alleata di cittadini e imprese“.

Laura Sartini