REDAZIONE LUCCA

Il Mercato del Carmine assegnato alla ‘4223‘

E’ una srl formata da alcuni “under 40“ lucchesi, nata a novembre. Gli amministratori sono l’avvocato Gemignani e il regista Pampaloni

La svolta è arrivata. Per la prima volta dopo anni c’è una speranza per il Mercato del Carmine, una speranza che si appende a una sigla: “4223 srl“. E’ questo infatti il nome della società che ha ottenuto l’assegnazione della gestione dello storico complesso immobiliare.

Ieri pomeriggio alle 17.30 nella sede comunale di Palazzo Parensi è stata data lettura dei verbali della commissione giudicatrice che ha valutato le offerte relative all’affidamento in concessione del Mercato del Carmine presentate in realtà da due società partecipanti.

Ma alla fine, di misura, l’ha spuntata la 4223 srl con un punteggio di 78.67 su 100 mentre l’altra candidata, la società Steffi srl, ha ottenuto 76.98 su 100.

Il Mercato del Carmine è stato quindi assegnato – nella modalità provvisoria, specifica l’amministrazione comunale – alla società 4223 in attesa della verifica della documentazione relativa alla società, secondo le norme di legge, a cui seguirà la determinazione di assegnazione definitiva e la successiva firma del contratto. Tutta la documentazione relativa alla procedura sarà pubblicata domani sul sito web del Comune di Lucca alla pagina https:www.comune.lucca.itMercato_del_Carmine_valorizzazione.

Ma ora vediamo meglio chi è la società che ha tagliato il nastro. “4223 srl“ prende il nome dalla lunghezza in metri delle mura urbane, quindi si vuole connotare come lucchese. Si tratta di una società giovane, nata il 23 novembre 2021 – il nuovo bando era stato presentato in Comune il 17 novembre 2021 – e ha sede legale in via del Poggetto a Sant’Anna.

Come oggetto sociale invece dichiara la gestione e la locazione, anche per conto terzi, di beni immobili e fabbricati. Capitale sociale: 50mila euro. E’ composta da sette soci di età compresa tra 37 e 42 anni, quasi tutti lucchesi. Gli amministratori sono Matteo Mattia Gemignani, avvocato, e Bartolomeo Pampaloni, laureato in filosofia e regista. Gli altri soci sono Marco De Santi, Giacomo Gregori, Lucia Isabella Mezzanotte Rossana, Alessandro Paoletti e Elena Pardini. Secondo i criteri stabiliti dal bando annunciato alla stampa il 17 novembre scorso l’assegnazione avverrà attraverso due fasi temporali distinte. Nella prima, prevista entro la fine del 2022 quando saranno installati gli infissi esterni per i quali il Comune ha ottenuto un finanziamento della Regione Toscana, saranno dati in concessione la ex chiesa e l’ala est del chiostro (piano terra), vale a dire tutta quella parte del complesso che è stata già interessata da interventi strutturali che l’hanno messa in completa sicurezza dal punto di vista statico e sismico. Questa parte del Mercato del Carmine è infatti stata oggetto negli scorsi anni di interventi per un importo complessivo di circa 2.2 milioni di euro, gran parte dei quali messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Nella seconda fase temporale, quando saranno terminati i nuovi lavori di adeguamento statico e miglioramento sismico che verranno in parte finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, il concessionario potrà avere a disposizione la parte restante dell’immobile: quindi il chiostro, i negozi lungo via Mordini e piazza del Carmine e i locali al primo piano.