Il lavoro non riparte Kme, restano i timori

Il lavoro non riparte  Kme, restano i timori
Il lavoro non riparte Kme, restano i timori

Il lavoro non riparte e c’è troppo ricorso ad ammortizzatori sociali. La Situazione Kme continua così a preoccupare. Lo afferma la Uilm area nord Toscana tramite il segretario Giacomo Saisi che spiega che nei primi mesi del 2023, nei vari incontri avuti con la direzione aziendale c’erano state ampie rassicurazioni di un’imminente ripresa produttiva, di cui ad oggi, sottolinea, non si vedono i segnali.

Per il segretario Uilm: "Ogni mese, i giorni di adattamento variano da 7 ai 10 e l’utilizzo della cassa integrazione sommato al fermo impianti nei fine settimana vanno ad incidere pesantemente sulle buste paga dei lavoratori". Un periodo di crisi prolungata che ha reso necessario intervenire tempestivamente tanto che per cercare di ridurre questo disagio è stato molto importante rinnovare tra Rsu e azienda l’accordo sulla Banca ore integrazione che in questa fase garantisce almeno di recuperare una buona parte della retribuzione. Positivo anche il fatto che l’azienda abbia rinnovato a tempo indeterminato tutti i contratti a temine fino ad oggi in scadenza.

La UILM fa presente anche la situazione a sua volta preoccupante di settore lingottiere di Emmoulds (lingottiere), dove la crisi della siderurgia ha generato un calo di ordini, e l’apertura della Cassa Integrazione ordinaria. Al momento per i due siti non si vedono segnali di ripresa e per questo, per quanto riguarda KME, per avere un quadro più chiaro della situazione attuale e futura, è stato richiesto e ottenuto dall’azienda, per il 9 giugno, la convocazione della commissione economica congiunta.