REDAZIONE LUCCA

Il Circolo del Cinema naviga a vista “Serve un patto a lungo termine“

La grande mobilitazione mette in cassaforte la sopravvivenza della storica istituzione per un anno “Ringraziamo di cuore i soci, Comune e Fondazione Crl. Ma ora è importante la presenza in sala“.

I nuovi soci raccogliendo l’appello hanno restituito ossigeno per un anno o forse più. Ma lo storico Circolo del Cinema di Lucca resta con il fiato corto e con lo spettro della chiusura dietro l’angolo. “E’ il momento di fare un patto a lungo termine con i lucchesi – così i vertici del Circolo del Cinema – e chiedere loro che non abbandonino la sala né manchino ai prossimi appuntamenti. Solo con la presenza costante è possibile garantire vitalità a un Circolo che ha portato la cultura cinematografica a Lucca per 75 anni ininterrottamente“. Il Circolo, rinnovando dunque l’appello a una fidelizzazione più stretta che consentirebbe di traghettare il momento difficile, intanto vuole ringraziare sentitamente “tutte le persone che hanno mostrato il loro appoggio nelle più svariate forme, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che ha rinnovato il suo sostegno economico e il Comune di Lucca che ha mostrato interesse nella nostra attività garantendo anche il suo contributo“. Tanti importanti salvagenti che, almeno per quest’anno, e già sembra un piccolo grande miracolo, consentono di annunciare la programmazione del secondo ciclo del 2023. “In effetti fino a qualche settimana fa sembrava impossibile, vista la crisi in cui il Circolo era piombato – sottolineano i vertici – . Il direttivo ha presentato all’opinione pubblica le difficoltà con le quali da due-tre anni ha dovuto combattere, silenziosamente e con la speranza che le cose potessero cambiare presto. La cosa che più è stata lampante di questa richiesta di aiuto è il grande sostegno da parte dei tantissimi soci che hanno subito risposto al nostro appello in modo importante e generoso“.

Il primo film del nuovo ciclo, dopo il recupero di Bardo dello scorso giovedì è Holy Spider di Ali Abassi, al Cinema Centrale stasera alle 21.15. Il film è ambientato in Iran nel 2001 e racconta la storia di un uomo di nome Saeed (Mehdi Bajestani), un padre di famiglia alle prese con la propria ricerca religiosa. Saeed è intenzionato a compiere una sacra missione: purificare la città santa di Mashhad, cercando di sradicare del tutto la prostituzione. Un film che investiga e presenta la situazione femminile nel paese asiatico a inizio del terzo millennio, come preludio di quello che sta accadendo in questi tempi proprio in Iran. Per accedere al Cinema Centrale occorre essere in possesso della tessera annuale (10 euro). È possibile sottoscrivere la tessera abbonamento al ciclo in corso al prezzo di 25 euro per i giovedì al Centrale. Quest’anno è possibile anche sottoscrivere una tessera “sostenitore” dal valore di 100 euro, che può far la differenza.

Laura Sartini