Fumata grigia al Tar sulla vicenda del ricorso che il Comune di Lucca ha presentato contro la decisione dell’Autorità Idrica Toscana che nell’estate scorsa aveva negato la possibilità di salvare, mantenendola autonoma, la Geal, una delle aziende gioiello di proprietà pubblica, la cui convenzione scade nel 2025.
Il Tribunale amministrativo regionale con un’ordinanza di ieri ha fissato per il 20 febbraio 2025 l’udienza nella quale verrà discusso nel merito il ricorso presentato dal Comune. I giudici amministrativi, pur non concedendo la sospensiva cautelare richiesta, hanno però deciso di non rigettare il ricorso e di accelerarne l’iter. Un aspetto che lascia trapelare qualche cauto ottimismo da parte di Palazzo Orsetti.
"Il primo risultato importante è che il nostro ricorso non è stato rigettato in questo passaggio, ma i giudici amministrativi hanno ritenuto di doverlo discutere nel merito nel più breve tempo possibile – afferma il sindaco Pardini - in secondo luogo è stata decisa la compensazione delle spese, altro elemento non trascurabile perché sarebbe stato normale che venissero attribuite al Comune di Lucca. Per questo esprimo la mia soddisfazione e sono fiducioso sull’esito definitivo. Da parte nostra stiamo facendo tutto quanto ci è possibile per difendere il servizio idrico e il bene della nostra città".
Il ricorso era stato presentato a inizio novembre a cura dello studio Tonucci & Partner di Roma. Secondo il Comune e lo studio legale che cura il caso, il mancato riconoscimento della salvaguardia della gestione autonoma da parte del Comune di Lucca, con il conseguente ingresso in Gaia, è destinato a produrre disservizi per la popolazione e connesse problematiche per i dipendenti dall’attuale gestore. In particolare, a non convincere il Comune circa la decisione presa dall’Autorità sarebbero più di un aspetto. Intanto il diniego era stato formulato da un dirigente mentre l’atto avrebbe dovuto essere adottato dall’assemblea dell’AIT.
Poi, sempre per il Comune, le conclusioni sarebbero palesemente in violazione del dettato normativo, che, si legge nel ricorso, "viene distorto da parte dell’Autorità al fine di poter giustificare il proprio diniego, frutto di un’istruttoria del tutto inesistente durata appena un giorno (tra avvio del procedimento e preavviso di rigetto), che neppure si è premurata di analizzare la situazione di assoluta eccellenza della gestione nel territorio del Comune di Lucca e accompagnato dunque da una motivazione fallace e inconsistente". Nel ricorso viene inoltre sottolineata la mancata presa in esame della situazione in cui versa Gaia e il non aver valutato la più che efficiente gestione Geal.