
Gabriele Brunini, 50 anni fa la sua prima nomina a Governatore della Misericordia, trascorsi come protagonista della rinascita della Confraternita. I suoi ricordi “pioneristici“ affondano le radici nel lontano 1971. "Mi ero iscritto al sodalizio che non svolgeva ormai alcuna attività. Nell’ingresso della sede c’era un vecchio carro funebre, di cui la Misericordia si era dotata qualche anno prima, trasformando un camioncino per il trasporto della frutta; era un Fiat 1100103. Mi proposi come autista e cominciai a svolgere servizio".
Quale fu il momento di svolta?
"Nel 1970 era nato al Borgo il Gruppo Donatori di Sangue “Fratres“, facente parte di un movimento che era, a quel tempo, parte integrante della Confederazione delle Misericordie d’Italia. A Firenze, sapendo che al Borgo esisteva una Misericordia, considerarono il Gruppo Fratres parte della stessa associazione. Nacque un contenzioso paesano, risolto poi con la fusione delle due associazioni. La sera del 2 luglio 1971 si tenne l’assemblea generale dei soci della Confraternita, per esaminare le proposte tese alla ristrutturazione dell’Istituzione e per prendere in esame l’unione con il Gruppo Donatori di Sangue “Fratres“".
Fu così, che, alla presenza di 15 soci, vennero eletti all’unanimità: Gabriele Brunini Governatore; Marcello Martini Vice Governatore; Enrico Martini Segretario; e consiglieri: Aldo D’Olivo, Oreste Tomei, Giuseppe Brunini, Don Raffaello Orsetti, Giancarlo Fazzi. Il Vice Governatore Martini, che era espressione del Gruppo Fratres, fu incaricato di svolgere anche funzioni di cassiere. Come Correttore fu confermato Don Emilio Petretti, Proposto di S.Iacopo. Nel Direttivo Fratres le figure principali erano Pietro Gambogi, Capogruppo; Attilio Suffredini, Presidente; e la signora Annamaria Cheli, infermiera professionale.
"Da quel momento - spiega Gabriele Brunini (nella foto) - cominciò un cammino di crescita graduale, senza soluzione di continuità che, passo dopo passo, con una visione di lungo periodo e, qualche volta, con un “passo più lungo della gamba“, ci ha portato alla situazione di oggi. Tanti volontari e donatori generosi, tanti stupendi benefattori, tanta gente che ci ha voluto bene, ci sono stati accanto ed hanno contribuito a fare la storia della rinascita, fino ai giorni d’oggi. Siamo a quasi 40 anni dalla realizzazione del Centro Accoglienza anziani ai Frati. Il tutto ci riempie di enorme soddisfazione e felicità".
Marco Nicoli