
Franco Franchi accanto alla finestra forzata dai ladri (foto Umicini)
Lucca, 3 maggio 2015 - E’ morto Franco Franchi, che per oltre trent’anni è stato presidente provinciale dell’Anmig, l’associazione mutilati e invalidi di guerra. Avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 30 giugno. Si è spento il 1 maggio intorno alle 19.30 nella Clinica Barbantini di Viareggio dove era ricoverato da circa 3 mesi. Franchi era anche molto noto e apprezzato nel mondo dello sport, grande organizzatore di incontri di pugilato, una disciplina che aveva anche praticato da giovane. Da qualche anno risiedeva a Tonfano in Versilia e alcuni mesi fa era stato protagonista di un episodio singolare. Aveva esploso alcuni colpi con una pistola a salve per mettere in fuga i ladri che stavano entrando nella sua abitazione. Per questo episodio era anche stato premiato dal sindaco di Pietrasanta. I funerali si terranno oggi pomeriggio alle 15, nella chiesa del Sacro Cuore a Marina di Pietrasanta, in località Fiumetto, in piazza Versilia. La scomparsa di Franco Franchi ha commosso i tanti amici lucchesi e versiliesi. E’ stato presidente provinciale per 35 anni dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, e dirigente nazionale della stessa associazione. E’ stato oratore ufficiale in rappresentanza delle associazioni combattentistiche per la manifestazione del 4 novembre. Ha lavorato per tanti anni come capo gestione alla stazione di Lucca, ma è stato anche consigliere comunale nelle file della Democrazia Cristiana. Per alcuni anni Franco Franchi è stato vicepresidente della Pugilistica lucchese. In quel periodo a Lucca furono organizzati importanti incontri a livello italiano, europeo e mondiale. Durante quel periodo Lucca divenne anche la capitale italiana della boxe. Negli ultimi anni si era ritirato nella sua casa in Versilia, precisamente a Tonfano, anche pertché era un grande amante del mare, dello sport, nonché grande tifoso della Fiorentina. Lo scorso gennaio era tornato alla ribalta delle cronache. Non aveva esitato a sparare con la sua pistola scacciacani, riuscendo a mettere in fuga tre ladri, che si era trovato di fronte in piena notte a pochi metri da lui. «Ho vuotato il caricatore, sapendo che era una pistola giocattolo – disse commentando il proprio gesto – , ma custodisco pure armi vere e avrei avuto voglia di utilizzare anche quelle». Non era la prima volta che Franchi aveva la meglio sui malviventi. Tempo addietro, sempre a Marina di Pietrasanta, con una mossa di karate aveva anche messo in fuga degli scippatori che volevano derubarlo. Uno spirito battagliero e fiero che ha dovuto arrendersi alla soglia dei novant’anni. Ai familiari le condoglianze del nostro giornale.